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La zappa sui piedi

Creato il 21 novembre 2010 da Wanderer @Inneres_Auge

La mia giornata in città è cominciata alle 14 circa, quando ho preso la navetta (a proposito, l'ama per una volta è stata efficientissima) che mi ha condotto a piazza d'Armi. Lungo il percorso c'era tanta gente (chi col caschetto, chi con la bandiera nero-verde e chi con entrambe le cose) che correva pur di prendere l'autobus. C'era chi preferiva andare a piedi. Il viale della Croce Rossa era pieno di gente incamminata sui marciapiedi verso il punto di ritrovo. Arrivato a piazza d'Armi mi sono incontrato con un amico, un 40enne che quando ci sono queste occasioni non si tira indietro e ha molta più vitalità di tanti miei coetanei. Ad esser sincero non mi sembrava che ci fosse molta gente ma la verità era che molti autobus dovevano ancora arrivare.
Demagogia 
Musica a palla (reggae di un gruppo aquilano quindi in dialetto aquilano) e ogni tanto parlava un ragazzo che non ho visto ma credo fosse dei centri sociali. Diceva cose giuste salvo poi perdersi nel banale "Berlusconi vaffanculo". Ogni tanto diceva anche delle cazzate, tipo che "tutti stanno ancora nelle baracche" e non corrisponde al vero, perchè c'è chi sta in albergo, chi in camper, chi in affitto. Quando abbiamo iniziato a camminare mi sono reso conto che il corteo era lunghissimo. Stavamo cercando di risalire fino alla testa della manifestazione e scorgevamo striscioni delle più disparate associazioni: familiari vittime di Viareggio, San Giuliano, comitato No Tav val di Susa, meet-up di Beppe Grillo, cittadini di Terzigno, CGIL, comitato per Niki Gatti, Emergency, Legambiente e tante altre associazioni, onlus. Purtroppo c'erano anche striscioni di gruppi politici di sinistra. Dico purtroppo poichè non doveva essere una manifestazione politicizzata e invece lo è stata almeno per la parte che abbiamo visto e sentito noi. Andavamo avanti eppure sentivamo sempre "Bertolaso pezzo di merda-Berlusconi pezzo di merda" e altri epiteti che lascio perdere. Tra un insulto e l'altro cantavano "Bella ciao". Di proposte concrete e discorsi sull'Aquila ne ho sentiti pochi: dagli universitari e da qualche cittadino che però parlava solo a titolo personale. C'erano delle bande composte da ragazzini vestiti come a carnevale che suonavano tamburi in continuazione: era una sagra o una manifestazione?
Image and video hosting by TinyPicBelle e brutte persone
In un momento di pausa siamo andati in un bar dove ho avuto modo di parlare con dei ragazzi di Firenze. A loro ho detto "Oggi siamo tutti aquilani" e uno di loro mi ha detto "dovremmo esserlo tutti i giorni." Quando abbiamo ripreso il cammino pioveva a dirotto e uno del nostro gruppo ha detto "perchè stiamo a prende tutta quest'acqua?" ed un altro istantaneamente gli ha risposto "per noi, perchè siamo aquilani, per la nostra città." Parole che mi hanno commosso.
Gli aquilani erano pochi però, quelli che a casa loro si vantano di essere aquilani erano un pugno di mosche. Gli aquilani veri erano tantissimi, da Torino, Aosta, Napoli, Firenze, Bologna e altre città tanta gente che veniva a manifestare solidarietà e a denunciare le tante cose che non vanno in questo paese.
Davanti la casa dello studente ed altri palazzi in cui sono morte delle persone c'era chi teneva la musica a palla e sempre quelle cavolo di bande a suonare. Ditemi se questi sono uomini.
La passerella scenografica
Il corteo è transitato per via XX Settembre (che dovrebbe cambiar nome in 6 aprile). Sempre lo stesso tragitto, lo stesso scenario. Si vuole far credere che c'è da ricostruire solo lì e chi organizza queste manifestazioni fa il gioco della propaganda di regime. Poi ovviamente si lamentano di tutto. Andrea, uno di quelli che ho conosciuto oggi ha detto, quasi gridando tra la folla: "passate qui invece che nella zona rossa se no vi fanno la multa... la multa a migliaia di persone! Non vi vogliono far vedere la verità. La zona rossa manco ve la immaginate..."  Più tardi ho saputo che qualcuno nella zona rossa ci è passato, pur sempre troppo pochi.
I politici
Ho visto Ferrero (segretario pdci) che andava via proprio quando la manifestazione era arrivata a piazza Duomo, quindi al culmine. Ho visto politici locali di cui ricordo Maurizio Acerbo (se non erro segretario dei comunisti e consigliere regionale). Ho visto uno del pd di cui non ricordo il nome. Mi è stato riferito che Di Pietro girava da solo sotto i portici e con la bandiera nero-verde attorno al collo. La mia amica che me l'ha detto mi ha fatto una domanda che in realtà era ironica "Come mai lui gira da solo con la gente che gli va a stringere la mano e a chiedere autografi mentre Berlusconi l'ultima volta aveva una scorta che non finiva mai, visto che dice -gli aquilani mi vogliono bene?"  Assenti Chiodi e Del Corvo e 9 sindaci del cratere che avevano detto di evitare la manifestazione poichè politicizzata: non avevano tutti i torti. Comunque ci tengo a precisare che noi non siamo mai arrivati in testa al corteo (dove da quel che ho visto al tg regionale l'atmosfera era seria e coerente con quelli che dovevano essere i contenuti dell'evento).
Piazza Duomo
Siamo stati poco tempo lì (ed ho incontrato per caso la ragazza che amo ma questa è un'altra storia) perchè eravamo stufi dei cori da stadio. Per altro poco prima di arrivare in piazza un signore ci ha dato dei fogli su l'acqua pubblica che abbiamo immediatamente buttato: cosa c'entra il referendum (per il quale firmai tempo fa su internet) con quello che succede a L'Aquila? Questo non lo capisco, va bene la solidarietà ma non che si mischi una faccenda di un altro contesto con quello che sta succedendo ed accadrà qui. Gli interventi dal palco: ne abbiamo sentiti solo 2. Il primo era dei No Tav che parlavano di quanto sarebbe brutta la Tav. E i siamo chiesti nuovamente: cosa c'entra con noi? Il secondo intervento era di un architetto aquilano (Moffa se non erro) che ha parlato del nulla per qualche minuto. Dico nulla perchè 0 proposte, 0 progetti. Alla fine ha detto "Forza L'Aquila" evidentemente scambiando la piazza con la curva del Fattori e la risposta di chi era immediatamente sotto al palco è stata una bordata di fischi. Sicuramente erano veri aquilani e mi hanno fatto sentire orgoglioso di essere lì.
Polizia in gita premio
Non è successo nulla di grave e non c'è mai stata la sensazione di essere sorvegliati o costretti a fare qualcosa dai poliziotti. C'è stato un momento in cui un mio amico stava quasi per litigare con uno della polizia municipale. Il motivo era la presenza di una bancarella sotto i portici (che guarda caso vendeva magliette con la stella rossa, il Che, ecc...) cioè dove le bancarelle non potrebbero stare. Il mio amico è andato a chiedere ad un poliziotto se potesse fare qualcosa e quello gli ha risposto svogliatamente "No probabilmente ce l'ha l'autorizzazione..." - "A noi aquilani rompete le palle (riferito al sequestro delle carriole di qualche mese fa) e questi che vengono da fuori a vendere ste cose durante una manifestazione per la città, non dite niente!" A quel punto l'altro poliziotto sulla volante ha detto "Ma noi non vi rompiamo le palle..."
La tv
C'erano troupe di varie emittenti (compresa Sky). Quando son tornato a casa ho visto il servizio del tg abruzzo (Rai3) ed è stato detto "corteo dai toni altamente etici": un esempio di disinformazione.  Nel tg5 ho visto che è pericoloso tenere il camino acceso a lungo e nel tg1 c'era un servizio sulle olive.
Conclusioni
Una mezza delusione perchè da quello che ci era stato detto, dal manifesto, dal programma della manifestazione tutto ci aspettavamo fuorchè i teatrini dei giovani di sinistra. Per altro quello ad essere più incazzato era il mio amico che è comunista. Una manifestazione per la ricostruzione non può e non deve essere un pretesto per lanciare slogan, insulti, provocazioni. Potevano scrivere "L'Aquila contesta tizio e caio" invece di prenderci in giro. Perchè io mi metto nei panni di chi s'è fatto 5-10 ore d'autobus, di treno o di macchina per venire a sentire quattro imbecilli cantare "Bella ciao" ed insultare chi ti dovrebbe dare una mano per far ripartire la città. Sta gente non ha capito che al papi non interessa nulla (fuorchè a scopi elettorali) dell'Aquila e degli aquilani: e se lo insultano lui poi può dire "Avete visto? I soliti comunisti." Ed a quel punto ha ragione lui. Non si risolvono i problemi in questo modo, non si può sperare di migliorare le cose usando metodi vetusti perchè si è ancora aggrappati alle ideologie. Se gli aquilani sono quelli lì, questa città non avrà un futuro degno di tal nome. Perchè non contestano Cialente e la Pezzopane che si son fatti mettere i piedi in testa da  quelli che odiano? Perchè sono persone di sinistra con tutti i difetti possibili e nessun pregio. Mi fa incazzare vedere dei ragazzi ancora aggrappati ad'un ideologia che è morta 20 anni fa.
Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. La ricostruzione non è partita e bisogna rimboccarsi le maniche. Tutti coloro i quali si sentono aquilani perchè sanno di appartenere a questa città devono impegnarsi per farla rinascere. Chi vuole solo fare baldoria fa meglio a starsene alla larga da quelle mura.http://iofuoridalcoro.blogspot.com/feeds/posts/default?alt=rss

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