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Laboratorio di mamma e papà per non dimenticare che oltre al dito indice si hanno le mani

Creato il 21 settembre 2014 da Simo785

A cura Hedda Cacchioni  

www.eddacacchioni.it

bar frankie jr

Il piccolo essere umano nel suo quotidiano comunica con il linguaggio, con la mimica, usa se stesso come mezzo di espressione tingendosi i capelli di un certo colore piuttosto che un altro, usa la musica, i gesti, si serve del gioco. Quando può, per raccontarsi usa il disegno con grafismi, ghirigori in un apparentemente caotico insieme, con la pratica rappresenterà figure ben organizzate e ricche di particolari.
Quando poi il cucciolo d’uomo inizia ad andare a scuola porterà con sé le attività che svolgeva fuori soprattutto quelle espressive tra cui la più importante è il disegno.
Il disegno, la pittura si differenziano dalla tecnica costituendo entrambe un linguaggio, un modo di comunicare.
Una didattica scolastica che si rispetti incoraggerà sempre quest’attività dalle origini preistoriche, soprattutto nell’era dei Tablet in cui basta un indice per tutto creare.
Tutto ciò che disegna un bambino di 6 anni è legato alle proprie emozioni, egli dipinge per immagini eidetiche come le chiama Read; dipinge la casa, il fiore, l’uomo ma non un uomo in particolare, non una determinata casa.
Il cucciolo d’uomo nel quadro proietta i suoi gusti, le sue preferenze, i suoi conflitti.
Ora potremmo immaginare un genitore che dedica il suo tempo al proprio figlio ergo agli amici del bambino in questione.. Il papà o la mamma possono fungere da maestro/a di un laboratorio-casa per il proprio cucciolo d’uomo invitando una volta al mese i suoi compagni di scuola.
Si organizzerà acquistando matite, cancelline, colori a pastello, colori a cera, risme di fogli. Chiederà poi agli amici del figlio/a di portare con loro il proprio occorrente a chi dovesse mancare potrà usare quello messo a disposizione dal laboratorio-casa.
Il genitore si adopererà ad insegnare a tutti i bambini ad impugnare la matita, come si traccia un segno, come si tiene leggera la mano, insegnerà loro che il disegno risulterà più curato se si colorano prima le cose più grandi e passare in un secondo momento a colorare quelle più piccole.
Insegnerà loro come combinare i colori. Soprattutto farà parlare il bambino il quale si dilungherà in arricchimenti verbali della sua opera.
Aiuterà il bimbo a evidenziare quei particolari che non si capiscono molto.
Il maestro improvvisato non pretenderà molto dai piccoli allievi anche perché soltanto dopo i 9 anni il bimbo entra nella fase del realismo visivo, ergo coglie gli oggetti esterni in sé, li riproduce fotograficamente.

Importante che il genitore sappia gestire il ruolo in modo aperto ed equilibrato si adopererà per l’esposizione dei disegni più belli e restituirà gli altri ai piccoli artisti. Dopodichè farà una riunione con i genitori per fare scaletta di laboratorio-casa cioè passare la responsabilità ad un altro genitore che si occuperà della ciurma nella propria abitazione.
Tutto ciò può essere utile anche ai fini scolastici per la collaborazione scuola/famiglia.
Non dimenticate le solite raccomandazioni da dare al bambino: <incontrare la gente spregievole si può… e la vergogna è loro cioè di quella gente che vuole aprofittarsi dei bimbi… il bimbo lo  deve sempre dire ad un adulto consapevole e mai tenerlo per se. Seppur ci sono gli approfittatori quindi altra gente spregevole ci sono anche le persone a modo. Ricordategli di non fare mai del male agli altri bambini incentivateli ad offrire aiuto e affetto. Fiducia e Serenità!>
Usate i termini più consoni ai vostri figli. Se vi riconoscete nelle ‘merde’ ops nella gente spregevole andate dal medico vi suggerirà un bravo psicologo o psichiatra non vi vergognate date l’esempio, sappiate essere persone a modo, diventatelo e attenzione alle ricadute!!!!!!!!!!!!!
Buon divertimento a grandi e piccoli….


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