Basta vedere un incontro di lacrosse per scoprire l’essenza di questo gioco. Contatto fisico anche duro, ma pur sempre regolamentato, e massimo rispetto e correttezza verso arbitri e avversari, come dimostra il “terzo tempo” a fine partita. Parola di Federico Libra, giocatore e presidente del Taurus Torino Lacrosse, unica società piemontese che pratica questa disciplina. “Abbiamo iniziato questa avventura qualche anno fa e giochiamo per divertirci” aggiunge il difensore dei gialloblu, “la nostra rosa è formata essenzialmente da universitari, creare un vivaio con ragazzi giovani è difficile per la scarsa popolarità di questa disciplina in Italia e perché i genitori sono spesso contrari a uno sport di contatto come il nostro; ma chi prova il lacrosse non rimane deluso”.
Il Torino Lacrosse è attualmente quinto nella classifica del campionato italiano, un girone unico di match andata e ritorno che coinvolge le 7 squadre del nostro paese: Bocconi Sport Team, Roma Leones, Red Hawks Merate, Phoenix Perugia, San Marino Titans e Bologna Sharks, anche se quest’ultima si è ritirata dal torneo per mancanza di giocatori. “Abbiamo un roster con 19 ragazzi” racconta il presidente, “più tre elementi che occasionalmente si aggregano a noi. In Italia solo i milanesi della Bocconi così numerosi”.
La difficoltà di reclutare gli atleti è legata alla poca conoscenza del gioco: “cerchiamo di informare attraverso volantinaggio e passaparola; tre anni fa avevamo avviato anche un progetto nelle scuole, che però non ha dato molti frutti. Curiosamente un aiuto involontario ce l’ha fornito il canale televisivo MTV, trasmettendo una serie che parla di lacrosse. Qualcuno l’ha notata ed è venuto a provare, infatti negli ultimi mesi si sono aggiunti a noi 6 nuovi giocatori”.
In questo sport avere una “panchina lunga” è fondamentale; il gioco è dispendioso e avere diversi cambi permette di riposare e dare il meglio quando si è in campo. Non è un caso che proprio nell’ultimo periodo i risultati di campionato del Torino Lacrosse siano migliorati parecchio. “Inserire forze fresche ci ha permesso di ridurre il gap con le formazioni che ci precedono in classifica” spiega Federico Libra, “ma il salto di qualità è arrivato anche grazie all’inserimento di “allenamenti speciali”, condotti da persone americane provenienti da fuori che ci hanno insegnato come stare in campo, come muoverci e qualche nuovo sistema di gioco”.
Il primo clinic è stato tenuto da un militare statunitense attualmente residente alla base NATO di Aviano. Il secondo dal coach della squadra di Roma, colui che ha in pratica esportato il lacrosse in Italia. Il terzo da un ragazzo, giocatore negli USA, che ha scoperto la compagine piemontese navigando su Internet. “Solo ascoltando e mettendo in pratica i suggerimenti di queste persone siamo riusciti a disputare un buon girone di ritorno, migliorando tutti i risultati dell’andata. Alcune formazioni rimangono più forti, per la presenza di giocatori stranieri e per la maggior esperienza”.
Sabato il Torino Lacrosse affronterà la Bocconi di Milano, detentrice dello scudetto e praticamente imbattuta da più di una stagione. L’appuntamento è ai campi del CSI Certezza a Grugliasco alle 17.30, una bella occasione per conoscere una disciplina che non capita di vedere tutti i giorni. A settembre del 2015 però, Torino sarà teatro di una grande manifestazione di lacrosse: la Coppa Italia, ospitata al PalaRuffini e inserita nel calendario degli eventi della Capitale Europea dello Sport.