Lady Gaga criticata da Billboard. Falsa il video di Applause

Creato il 22 agosto 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Settimana nera per Lady Gaga. Proprio in queste ore è al centro delle critiche per aver tentato di falsare le visualizzazioni del suo nuovo video; a “rimproverarla” è proprio il direttore della Billboard chart Bill Werde.
A far arrabbiare Werde è stato un post in cui Gaga invitava i suoi 39.7 milioni di followers a cliccare sul link di una playlist che avrebbe ripetuto in loop il video di “Applause“.
Le visualizzazioni di Youtube, infatti, contribuiscono in parte al posizionamento nella US Billboard chart.
Werde ha quindi criticato il comportamento dell’artista su twitter, scatenando allo stesso tempo le repliche dei Little Monsters che non hanno esitato a muovere insulti ed accuse di abuso contro il direttore della Billboard Chart.

Miss Germanotta ha da poco lanciato il suo nuovo singolo “Applause” che però non ha raggiunto il successo sperato: negli USA è stato superato da “Roar” di Katy Perry, mentre nella classifica UK non è riuscito ad entrare neanche nella Top 5.
Un periodo difficile per Gaga che, oltre alle vicessitudini musicali, si trova a combattere una guerra, a suon di Tweet, contro l’ex amico Perez Hilton.
La popstar ha accusato il blogger di stalking: “Stai lontando da me e dalla mia famiglia, tu stai cercando follemente di affittare un appartamento nel mio palazzo per stalkerarmi. Lasciami in pace!”. Reazione scatenata dopo che Hilton era stato avvistato nello stesso palazzo in cui vive Lady Gaga.
A mandare in frantumi l’amicizia tra i due è stata una foto che Perez le aveva inviato inviato qualche tempo fa. “Ho ancora in mente l’immagine che Hilton mi ha mandato: c’ero io su una sedia a rotelle con sovrimpressa la scritta “KARMA” mentre Madonna mi puntava una pistola alle tempie” ha raccontato la cantante.

Photo credit: Michael_Spencer / Foter / CC BY

Secondo i rumors Lady Gaga potrebbe rilasciare il suo prossimo singolo, estratto da “Artpop“, già a settembre.

Articolo di Olga Anna Furchì


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