Un Comando ad alta intensità operativa, già predisposto per future espansioni.
A spese di chi?
I finanziamenti NATO, ripartiti tra gli Stati membri, per le opere civili sono stati di 164 milioni e 655mila euro.
Il costo delle infrastrutture è invece a carico della nazione ospitante…
Napoli, 26 novembre – La fine di un’epoca. Cosi’ i militari del Comando interforze alleato di Bagnoli (Napoli) definiscono la chiusura della base NATO di Napoli, per 59 anni centro dello scacchiere degli equilibri mondiali, che dal 3 dicembre si trasferira’ nella nuova sede di Lago Patria. La base NATO di Bagnoli chiudera’ i battenti il 3 dicembre prossimo, alle ore 16, nel corso di una sobria cerimonia alla quale parteciperanno l’ammiraglio Bruce W. Clingan, comandante del Comando interforze alleato di Napoli, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. Dopo quasi sei decenni (il Comando fu inaugurato il 4 aprile 1954), l’attuale sede di Bagnoli del Jfc, gia’ sede del Comando Alleato per il Sud Europa – Afsouth, sara’ restituita alla Fondazione Banco di Napoli. Il complesso, costruito negli anni 30 per accogliere giovani bisognosi, e’ stato dapprima sede del Comando delle Forze alleate del Sud Europa e, in anni piu’ recenti, del Jfc Naples. Mutamenti nel ruolo operativo della NATO e l’esigenza di disporre di un comando improntato a maggiore razionalita’, hanno portato alla decisione, nel 1988, di costruire una nuova sede.
Dopo aver preso in considerazione vari siti in tutta Italia, la scelta e’ caduta nuovamente su Napoli, anche se questa volta in provincia. Il nuovo sito, noto come ‘Lago Patria’ dal nome della frazione del comune di Giugliano nella quale si trova, fornira’ al Jfc di Napoli la tanto necessaria struttura moderna, adattabile e sicura. Il nuovo Comando mettera’ a disposizione servizi ed infrastrutture essenziali ad un Comando a cui e’ affidata una missione delicata e di grande rilevanza. Il nuovo sito consentira’ al Jfc Naples di condurre un ampio spettro di operazioni statiche e contingenti. Un Centro operativo di ultimissima generazione cosi’ come un centro conferenze forte di 10 sale riunioni completamente cablate, permettera’ una piu’ efficiente conduzione delle attivita’ quotidiane nonche’ comunicazioni tra i vari commandi maggiormente dinamiche. Costruito per una comunita’ di oltre 2mila persone suddivise in tre diversi Comandi, ‘Lago Patria’ e’ un Comando ad alta intensita’ operativa, gia’ predisposto per future espansioni. L’elevato livello di adattabilita’ fa di Lago Patria il luogo ideale per future attivita’ operative della NATO e per sviluppi regionali.
(Zca/Ct/Adnkronos)