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Lakers umiliati da Dallas. Atlanta blocca Chicago

Creato il 09 maggio 2011 da Basket - Di Tutto Un Po'

I Mavs chiudono 4-0 la serie con i campioni uscenti con un umiliante 122-86 in gara-4. E’ la fine di un’era. Gli Hawks impattano sul 2-2 con i Bulls prendendosi 100-88 la quarta sfida nonostante i 34 punti di Derrick Rose

L’era Phil Jackson si chiude col primo cappotto della carriera da allenatore di mister 11 anell. Dallas maltratta i Lakers con le triple e i punti dalla panchina e vola in finale di Western Conference. A Est Atlanta pareggia i conti con Chicago.

La delusione di Kobe Bryant, al primo cappotto dal '99. Reuters
La delusione di Kobe Bryant, al primo cappotto dal ’99

Dallas Mavericks-Los Angeles Lakers 122-86
(Dallas vince la serie 4-0)

La fine di un ciclo. I Lakers vengono umiliati dai Mavericks in gara-4, uscendo nel modo peggiore dalla postseason. Arriva quindi al capolinea l’avventura sulla panchina di Los Angeles (salvo clamorosi quanto inaspettati dietrofront) di Phil Jackson che incredibilmente esce di scena incassando il suo primo cappotto in carriera da allenatore. I Mavericks sfoderano l’ennesima prestazione eccellente della serie e, trascinati dalla produzione di un sontuoso Jason Terry, umiliano la squadra favorita per raggiungere alle finali Nba. Ci si aspetta un inizio arrembante da parte della squadra con le spalle al muro, i Lakers, invece i campioni in carica partono al piccolo trotto. Il solo Kobe Bryant sembra avere una minima confidenza con il canestro, Pau Gasol ancora una volta mostra una preoccupante mancanza di fiducia, Fisher e Bynum non fanno molto così Dallas controlla il match senza troppi problemi. I Mavs con un parziale di 8-0 staccano i Lakers poi rallentano ma chiudono la prima frazione avanti 27-23. Nel secondo quarto però la truppa di Phil Jackson difende in maniera imbarazzante e, tanto per complicarsi la vita ancora di più, in attacco si mette a fare una gran confusione. La panchina di Dallas anche in gara-4 fa cose straordinarie, e l’American Airlines Center diventa una bolgia. Fioccano le triple, grazie soprattutto alla precisione dalla lunga distanza di Terry e di Stojakovic, e le penetrazioni di un ottimo Barea mettono a nudo tutti i problemi difensivi della squadra di L.A. Gli ospiti non hanno la forza di reagire e il passivo si fa pesantissimo. In attacco tutto diventa facile per i Mavericks che chiudono un primo tempo praticamente perfetto con l’incredibile vantaggio di 63-39. Dallas tira con il 60% dal campo, mette a referto 11 triple e riceve qualcosa come 40 punti (uno in più di tutti quelli segnati dai Lakers) dalla propria straordinaria panchina. Il vero mattatore dei primi due quarti è Jason Terry (20 punti in 15′ con 6/7 dalla lunga distanza) ma i Lakers giocano con la testa di chi è già in vacanza e danno una grossa mano a Nowitzki e compagni. La reazione dei campioni in carica non arriva nemmeno nel terzo quarto. Ron Artest prova a svegliare i Lakers dal loro torpore ma la scintilla non arriva. Terry torna sul parquet e trova subito due triple consecutive spingendo i padroni di casa al +27. Anche Stojakovic si rimette a segnare, i Mavs chiudono il terzo quarto avanti 86-62 e all’inizio dell’ultima frazione trovano addirittura l’umiliante +30. Il match è oramai segnato ma i Lakers decidono di perdere nel modo peggiore. Odom si fa espellere per un fallo (per la verità non bruttissimo) su Nowitzki e un minuto più tardi Bynum con un intervento molto pericoloso affossa Barea e raggiunge negli spogliatoi il suo compagno. Davvero inqualificabile il comportamento del centro di L.A. Dopo l’evitabile fuori programma la gara manda i titoli di coda. Anche con le riserve delle riserve in campo i Mavs nel finale riescono ad allungare e infliggono così ai campioni in carica una delle più umilianti sconfitte incassate negli ultimi anni.

Dallas: Terry 32 (2/4, 9/10), Barea 22, Stojakovic 21. Rimbalzi: Chandler 9. Assist: Barea 8.
L.A. Lakers: Bryant 17 (7/13, 0/5), Brown 15. Rimbalzi: Gasol 8. Assist: Gasol 6.

Derrick Rose, 22 anni, 34 punti con 32 tiri. Afp
Derrick Rose, 22 anni, 34 punti con 32 tiri

Atlanta Hawks-Chicago Bulls 100-88
(2-2 nella serie)

Atlanta pareggia i conti con una prestazione di grande sostanza. I padroni di casa fanno sudare Derrick Rose che segna si 34 punti ma per farlo ha bisogno di ben 32 tiri dal campo. La squadra della Georgia così finalmente riesce a vincere un incontro casalingo nel secondo round: non succedeva dal lontano 13 maggio del 1996. Larry Drew, dopo lo scivolone in gara-3, decide di mescolare le carte e fa partire in quintetto il centro Jason Collins, relegando in panchina Marvin Williams. Per provare a rallentare l’Mvp Derrick Rose poi il tecnico di Atlanta decide di raddoppiarlo con una certa frequenza. I padroni di casa partono con la giusta intensità e Joe Johnson riesce a far male alla difesa dei Bulls nei primi minuti. Boozer e Deng rispondono ma gli Hawks restano davanti, chiudono il primo quarto in vantaggio 28-26 e tentano lo sprint nella prima metà del secondo periodo, arrivando al +7. Con il rientro in campo di Rose e Noah, Chicago si rimette a correre. Gli ospiti piazzano un parziale di 13-3 tornando prepotentemente nel match, nel finale di tempo però i canestri di Pachulia e del solito Johnson permettono ad Atlanta di andare al riposo avanti 47-46. Le iniziative del sempre più sorprendente Jeff Teague a inizio ripresa mettono in difficoltà la difesa di Chicago, i Bulls comunque possono sempre contare su Rose e su un Carlos Boozer che mostra progressi. Gli ospiti cambiano marcia nelle battute finali del terzo quarto e tornano davanti. La truppa di Tom Thibodeau sembra in grado di prendere possesso del match ma a inizio ripresa Josh Smith si mette a dominare la zona pitturata. Gli Hawks prendono fiducia, passano a condurre e piazzano lo sprint decisivo nella seconda parte dell’ultimo periodo. Il parziale di 10-0, condito da sei punti di Horford, porta i padroni di casa al vantaggio in doppia cifra a 1’25” dalla sirena. Chicago alza bandiera bianca e Atlanta così pareggia i conti nella serie. “Non mi e’ piaciuto come abbiamo giocato nei minuti finali della gara – commenta il tecnico dei Bulls Tom Thibodeau – abbiamo facilitato il compito agli Hawks”.

Atlanta: Johnson 24 (6/9, 3/5), Smith 23, Horford 20. Rimbalzi: Smith 16. Assist: Smith 8.
Chicago: Rose 34 (11/29, 1/3), Boozer 18. Rimbalzi: Noah 11. Assist: Rose 10.

tratto da gazzetta.it



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