Esisterà lontano nei giorni la cometa della poesia
esisterà e noi con lei
esisterà qualcosa che sta nelle intenzioni di dio
di esplicita e formulata beatitudine
esisterà e sarà per sempre quel formato di fantasia
e voluttuosa dolcezza di un sorriso appena concavo di una ruga
Esisteranno due foglie in uno stagno
melmoso, liquido e torbido
che si lambiranno a malapena
e con il vento che soffia sopra di loro
le farà ondeggiare quasi toccare
sarà la loro sfida unirsi di nuovo
sarà la sfida con il destino a decidere
esisterà un destino, infatti, per ognuno di noi
esisterà e sarà fratello e sangue
luce e vergogna
avidità e anomalia
Esisterà il destino e Dio
seduti a un tavolo da bere
discutere affannosamente sulle intenzioni e le premesse
esisteranno senza importanza i risultati
varranno solo le decisioni
prima che tutto inizi
prima che tutto finisca
prima che tutto ristagni nel mezzo
Esisterà una fanciulla che dovrà decidere
spinta da qualcosa che non governa
ella si spingerà lontano da quello che l’atterra
e scalfisce i suoi segreti
Esisterà Dio e ci guarderà dall’alto
con più umana disperazione
si soffermerà su quelli che in Terra
si proclamano suoi custodi
e tossirà su di loro
Esisterà un’amaca su cui dondolarsi
e il crogiolo delle ferite sarà ben saldato
Esisterà uno che non si è mai conosciuto
e crederà di poterci cambiare
Esisterà e non avrà mai fine
e sarà la sensazione di tutte le cose
esisteranno gli oggetti da cimentare
e quelli con cui cullarsi
Esisterà il mondo, quello desiderato
e sarà molto simile a quello vissuto
Lasciate stare il cuore afflitto
le verdi e ruzzolanti cascate d’amore
le matrici dei pensieri
e i dubbi sempre in piedi
lasciate stare l’uomo di questo mondo veloce
più dell’evoluzione e del progresso
lasciatemi stare voglio morire senza alcuna colpa
senza vincolo di sorta
senza niente
Vorrei poter guardare con occhi veri
vorrei poter guardare dritto negli occhi
con occhi veri e sempre più veri
Vorrei uno sguardo che trapassasse
il cielo e le persone, il gioco e la vita
Vorrei farlo, farlo disperatamente
con le parole che non riescono a uscire
e la voce che rimane incagliata
Vorrei poter guardare tutto con la mia faccia
e il mio difetto
Vorrei che il mare, il cielo, la terra, la gente
il sole, le stelle, la luna, le cose, le parole
alla mia portata fossero, alla mia vera portata
Vedo uomini e donne di sicumera imbarazzante
che insegnano a vivere
e io non capisco niente
vedo le persone che non hanno paura
vorrei poterle guardare in faccia
e sputargli in faccia
Vorrei potere la sensibilità delle cose
Vorrei poter vedere il posto pronto per accogliermi
Vorrei avere la speranza degli indifferenti
Vorrei la gioia dei poveri
Vorrei che non m’importasse così testardamente
L’amore è qualcosa che faticosamente sale
l’amore è qualcosa che faticosamente si forma
che viene da qualcosa che sta dietro
in un passato o in un piano che mai sapremo
che fatica, che arranca, che lotta
prima di arrivare
e se ce la fa, debilitato e integro,
scorre
si libera dalle catene più vischiose
cantando la gioia che racchiude e il dramma che custodisce
la battaglia per arrivare
e piange, di gioia
perché cancella, esclude la noia:
la passione dell’amore è il contrario della noia






