Lampedusa (Italia) /Per non dimenticare e che l'accaduto sopratutto non sia mai più

Creato il 03 ottobre 2014 da Marianna06

Trecentosessantotto lanterne liberate nel cielo per ricordare ogni uomo, ogni donna, ogni bambino che, una mattina di un anno fa, persero la vita a pochi metri dalla “terra promessa”.

Accadrà oggi a Lampedusa in un anniversario doloroso, che gli isolani vogliono Giornata della memoria e dell’accoglienza.

La cerimonia delle lanterne sarà uno dei momenti più intensi di una serie di manifestazioni, momenti di riflessione, preghiere e atti simbolici.

Come la deposizione sul fondale marino, in prossimità del relitto del barcone affondato a poche decine di metri davanti alla Spiaggia dei conigli di una targa con le impronte dei superstiti e dei familiari delle 368 vittime.

O il corteo che attraverserà il centro abitato di Lampedusa nel pomeriggio, mentre si terranno fiaccolate nei Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Roma, Bari, Matera e Caltanissetta.

A volere la Giornata della memoria e dell’accoglienza è stato il Comitato 3 ottobre, un’organizzazione nata a Lampedusa subito dopo la tragedia.

Nella convinzione che nuovi naufragi e nuove vittime saranno inevitabili se l’Italia e l’Europa tutta non cambieranno atteggiamento nella gestione dei flussi migratori.

La gran parte delle vittime di un anno fa si erano imbarcate dopo esser partite dall’Eritrea, dalla Somalia o dall’Etiopia, paesi poveri dove sono in corso conflitti armati ed è alto il rischio della repressione del dissenso politico.

Proprio questa settimana l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha calcolato che da gennaio in naufragi nel Mediterraneo sono morte più di 3000 persone.

 

             a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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