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Lascia che i morti seppelliscano i loro morti

Creato il 03 luglio 2013 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

30 giugno 2013 Lascia che i morti seppelliscano i loro morti
13° DOMENICA TEMPO ORDINARIO ANNO C
Antifona d'IngressoSal 46,2
Popoli tutti, battete le mani,
acclamate a Dio con voci di gioia.
CollettaO Dio, che ci chiami a celebrare i tuoi santi misteri, sostieni la nostra libertà con la forza e la dolcezza del tuo amore, perché non venga meno la nostra fedeltà a Cristo nel generoso servizio dei fratelli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio ….
Prima Lettura 1 Re 19, 16. 19-21Eliseo si alzò e seguì Elia.Dal primo libro dei ReIn quei giorni, il Signore disse a Elìa: "Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto". Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello. Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: "Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò". Elìa disse: "Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te". Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio. - Parola di Dio Salmo Responsoriale Dal Salmo 15
Rit. : Sei tu, Signore, l'unico mio bene.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: "Il mio Signore sei tu".
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita. - Rit.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. - Rit.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. - Rit.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. - Rit.

Seconda LetturaGal 5, 1.13-18Siete stati chiamati alla libertà

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. - Parola di Dio
VangeloLc 9, 51-62Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.
Dal vangelo secondo Luca Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: "Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?". Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: "Ti seguirò dovunque tu vada". E Gesù gli rispose: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo". A un altro disse: "Seguimi". E costui rispose: "Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre". Gli replicò: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio". Un altro disse: "Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia". Ma Gesù gli rispose: "Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio". - Parola del Signore
RIFLESSIONI
Permettete che faccia una premessa importante: lo scambio non ha prevalentemente valore psicologico, anche se ha questa funzione, ma permette di comunicare, di vedere in faccia la persona, di condividere.
Stasera mi preme dire due cose:
  1. L’azione di Dio nella persona attraverso la Parola è misteriosa, non si può definire facilmente, perché è una storia infinita che si sviluppa e si contraddice ripetutamente.
Pur restando ferma la libertà di rispondere al silenzio con il silenzio, che è pure valore, c’è però la ricchezza del valore del comunicare. Comunicare vuol dire alzare il velo, lasciarsi conoscere e riconoscere dal fratello nella gioia e nel dolore, nelle difficoltà e nelle speranze, altrimenti uno rischia di restare estraneo. C’è il valore del mistero e il valore del frutto e della risonanza, c’è il percepire quello che Dio fa in te. Lo scambio ha un valore comunitario, perché aiuta a fare comunione. Se togliamo il velo, abbiamo uno scambio e allora prende corpo la comunione. Lo scambio è diverso dallo sfogo anche se è accettabile ed umano, perché permetto all’altro di essere mio fratello, di condividere il mio travaglio, le mie speranze, le mie fatiche, le mie gioie. Da questo viene un aiuto reciproco, perché io, aprendomi, mi lascio vedere. Parlo sempre dello scambio e non della chiacchierata. C’è un valore comunitario. Lo scambio permette di condividere una risonanza che va al di là di una singola persona, offre comprensioni e incomprensioni da chiarire.
2- Il livello ultimo e più profondo è che lo scambio fa parte del mistero dell’avventura della Parola: la Parola di Dio non fruttifica solo in me, ma anche in te e ha una forza che permette di cogliere l’azione di Dio in noi. La Parola non è soltanto quella che leggo, ma quella che mi viene da comprendere e da comunicare. Il fratello diventa un secondo livello della Parola. La Parola fruttifica in me e, attraverso me, acquisisce forza e capacità di coinvolgere.
  • Riprendiamo ora le domande:
  • Ma tu chi dici chi io sia?
  • Che posto occupa Gesù nella tua vita?
  • Di fatto che Gesù mostri?

  • Oggi Gesù non diventa vecchio ed è più che mai presente nella persona: io divento vecchio, Lui diventa giovane.
Gesù è vivo ed è una certezza. La certezza è che l’umano appare vero in Gesù, anzi è l’umanità realizzata. Gesù per me adesso è questo: è l’umanità realizzata da Dio qui in mezzo a noi.
PREGHIERA UNIVERSALE
Eleviamo la preghiera a Dio nostro Padre, che ancora oggi chiama uomini e donne a seguire Gesù.
  • Gesù è il figlio dell’uomo
che non sa dove posare il capo: rivelaci, o Padre, che dietro a Lui noi siamo pellegrini verso il tuo Regno.
  • Gesù ha detto:
lascia che i morti seppelliscano i loro morti”: insegnaci, o Padre, a non scandalizzarci di fronte alle esigenze radicali del Vangelo.
  • Gesù ha chiesto, a chi ha messo mano all’aratro,
di non volgersi indietro: concedici, o Padre, di perseverare nella vocazione a cui ci hai chiamati.
  • Gesù è la grazia a caro prezzo, la chiamata
inattesa e sempre efficace: donaci, o Padre, di obbedire a Lui senza indugio, nella libertà e per amore.


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