Magazine Psicologia

Lasciamo sognare i nostri figli

Da Roby

Guest post di Luigi Miano

 

Caro Roberto e cari lettori,

la tematica che affronterò in questo post è forse quella che più ho a cuore.

Nella mia Missione c’è sicuramente il desiderio di trasmettere ai genitori e futuri genitori il significato più profondo della parola libertà.

Ho vissuto sulla mia pelle cosa significa essere ostacolati nella propria libertà di sognare

e desiderare essere e fare ciò che realmente si desidera dal profondo del nostro cuore.

I miei genitori mi hanno amato e di questo ne sono certo. Mi hanno permesso di crescere sano fisicamente ed io sono estremamente riconoscente per tutto quello che hanno fatto. Ed oggi con due figli ancora piccini capisco quanti sacrifici ci siano dietro l’allevare dei cuccioli. Grazie ancora.

Ma i miei genitori sono anche persone con una consapevolezza molto bassa.

Sono anime bambine come li definirebbe Salvatore Brizzi. Essi sono cresciuti con l’idea che i figli avessero un percorso preconfezionato che coincideva con la loro idea di sicurezza. Questa idea li ha ossessionati per una vita (ancora oggi). E gli ha impedito di poter guardare oltre, incoraggiando ciò che non si vede superficialmente.

I miei genitori non hanno saputo vedere, e non riescono a farlo neanche oggi il mio percorso dell’anima. Che non è quello che hanno pensato sempre di attribuirmi. Non hanno incoraggiato i miei talenti, le mie passioni, la mia enorme sensibilità verso la conoscenza autentica. Hanno portato avanti la loro idea fino all’ottusità, fino ad arrivare a negare l’evidenza.

Quando ho dichiarato loro la mia autentica strada non hanno saputo accettare tutto questo. Ed io ho perdonato e dimenticato. Il mio percorso, il mio mondo interiore oggi non li riguarda.

Ciò che interessa loro è che ci sia una parvenza del mio vecchio ego ferito. Una immagine di cartone che esiste soltanto per salvare una forma privata di vita. Continuo a fargli vedere questa immagine di cartone per non straziarli nelle loro false certezze. Ma io non esisto più!

E’ stata durissima la strada della liberazione. E’ stata sempre in salita a causa del fardello che portavo sulle mie spalle. Ma questo fardello io ringrazio perché mi ha permesso di essere oggi quello che sono.

E di avere la passione di crescere ed evolvermi con la stessa gioia di un bambino.

Proprio per aver vissuto sulla mia pelle questo strazio, sono un genitore consapevole. Non ho certezze, non conosco strade migliori. So che i miei figli hanno il diritto di cercare le proprie strade. E non mi farò indurre in tentazione guardando i loro talenti nell’immaginare un futuro per loro. L’amore per i nostri figli si manifesta nell’ “incondizionatezza” di esso. Si realizza nell’accettare ciò che essi sono nell’autenticità. Nel fornire loro gli strumenti per cercare nel cuore le strade che la loro anima desidera ardentemente percorrere.

Il mio appello è:

cari genitori e futuri genitori non interferite, non mettetevi di traverso lungo il cammino dei vostri amati figli.

Lasciate perdere ogni tentazione di trasferire i vostri desideri, le vostre frustrazioni su di essi.

.. loro sono qui poter realizzare un progetto che è unicamente loro, non è il vostro. In questo modo si manifesta l’Amore.

Così sia

Luigi Miano

 

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