Magazine Attualità

Lasciateci illudere

Creato il 13 febbraio 2014 da Salvatore Cugliari

Cotto e mangiatoLa politica italiana, nelle ultime ore, sembra paradossalmente la trasposizione esatta di una qualsiasi puntata di “Cotto e mangiato”. Si parla, infatti, di un rimpasto, di un rimpastino, di un fritto misto, di un minestrone con dadini, di spinaci e ricotta (Berlusconi-Renzi), e si…, perché no, anche di Filadelfia e pomodori (M5S-Renzi-Alfano).

matteo-renzi_h_partb

Letta è proprio in debito d’ossigeno. Si sente inseguito e questo non gli piace. Il Segretario preme, pressa e, spesse volte, entra perfino in tackle. La lotta alla presidenza del consiglio è ormai aperta. I preparativi sono ormai conclusi. Il Presidente ha incontrato e, presumo, benedetto “il nuovo che avanza” mettendo leggermente da parte il simbolo delle fu langhe intese.

Premetto che la visione di “Cotto e mangiato” non è che esalti parecchio il mio palato televisivo, anzi, a onor del vero, lo riduce in uno stato di preagonica e, proprio per questo, tutti quest’ibridi tra politici e gourmet non mi vanno proprio giù.

Il fiorentino Renzi, secondo molti, si sta apprestando a sbarcare a Palazzo Chigi con una squadra di governo tutta nuova. Letta, però, non molla e cerca di galleggiare rilanciando nuovamente i suoi 7 punti. Nei palazzi del potere, in poche parole, si pensa a una successione che però risulta delegittimata anche in casa PD.

Marco Anronio - Renzi
Renzi, indubbiamente, nel caso dovesse diventare premier senza passare dalle urne, si brucerà ciò che di buono aveva fatto durante la campagna elettorale in vista delle primarie. In pochi giorni, secondo me, perderebbe quel particolare smacco e quella curiosa originalità che tanto l’avevano caratterizzato in questi primi mesi. Attualmente, facendo un labile confronto, Renzi mi ricorda molto Marco Antonio. Quest’ultimo, infatti, perse il potere ma soprattutto il consenso, da un giorno all’altro, proprio a causa delle sue stesse azioni e scelte, favorendo l’ascesa di Augusto (all’epoca ancora conosciuto come Ottaviano).

giuseppe_civati1-interna
Gli spettatori più compiaciuti da questa vera e propria “lotta di potere” sono a tutti ormai chiari e mi sembra anche scontato citarli nuovamente. Colori i quali trarranno giovamento  non solo politico da questo “mach istituzionale” sono sicuramente il M5S e Civati, quest’ultimo forse un po’ di più.

In tutta questa confusione ciò che appare sempre più chiaro è il grado di subordinazione del popolo italiano rispetto alla classe politica. Le urne sono state, oramai, rinviate a data da destinasi. La nostra democrazia si sta pian piano sgretolando inesorabilmente. Invece di evolverci a un grado di democrazia partecipativa sempre maggiore stiamo, da un mio punto di vista, regredendo. Il passaggio alle urne dovrebbe essere una prerogativa del nostro Stato eppure, da un paio d’anni, tutto ciò non sembra essere così fondamentale.  Prima Monti (2011), poi Letta (2013) e, in seguito (probabilmente) Renzi. D’altronde, non c’è due senza tre!

Sono cosciente che se votare servisse seriamente a qualcosa ce lo impedireste ma, quantomeno, lasciateci la possibilità di illuderci.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines