Rieccola che gira:
"Il latte scaduto non venduto viene mandato di nuovo al produttore che PER LEGGE può effettuare di nuovo il processo di pastorizzazione a 190 gradi e rimetterlo sul mercato. Questo processo PER LEGGE può essere effettuato fino a 5 VOLTE. Il produttore è obbligato a indicare quante volte è stato effettuato il processo, e in effetti lo indica, ma a modo tutto suo, nel senso che chi si è mai accorto che il latte che sta bevendo è scaduto e ribollito chissà quante volte?Il segreto è guardare sotto il tetrabrick e osservare i numerini. Ci sono dei numeri 12345. Il numero che manca indica quante volte è scaduto e poi ribollito il latte. ES: 12 45 manca il "tre": scaduto e ribollito 3 volte. Ma non finisce qui, perché in uno scatolo da 12 buste ci saranno alcune buste dove manca il numero e altre dove ci saranno tutti i numeri. Attenzione tutto lo scatolone avrà ricevuto questo trattamento. In questo modo le aziende si arricchiscono, riciclando di fatto il latte scaduto, e chi ne paga le conseguenze siamo noi che di fatto beviamo acqua sporca. DIFFONDETE"
Ragazzi, senza metti termini è una bufala. E vi spiego perché in 3 semplici punti:
- Può il latte scaduto essere ribollito e riconfezionato?
No. La legge prevede che il trattamento di pastorizzazione possa venire applicato solo sul latte crudo e quindi una sola volta.
La cosa interessante è che per avvalorare questa spiegazione viene detto esplicitamente che è possibile fare questo "per legge", ovviamente senza citare nessun tipo di fonte o riferimento giuridico.
- Il latte può essere trattato a 190 gradi?
Il latte non potrebbe in nessun caso essere trattato con un calore così violento, perché diventerebbe marrone
- Ma i numeri ci sono! Allora che cosa significano?
Sono codici relativi alla rintracciabilità del materiale usato per l'imballaggio, e sono complemente slegati dal prodotto o dall'alimento che contengono.
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