di Ninnj Di Stefano Busà
LETTERA IN VERSI: Il gatto certosino - Bomba carta
Giudizio critico su Pardini estratto dal lavoro esegetico di Giangoia e Porro Andriuoli
(a cura di Ninnj Di Stefano Busà)
Un bel lavoro quello effettuato sulla poetica di Nazario Pardini da parte di Rosa Elisa Giangoia e Liliana Porro Andriuoli. I due critici molto preparati e intellettualmente all'altezza di rilevare il talento dove si trovi, mettono in risalto un excursus di molte sue sillogi, in cui viene evidenziata la validità del linguaggio pardiniano, la sua grande abilità nel comporre sonetti, la sua godibile e poetica sigla che negli anni non ha mai esaurito la vena ispirativa, rafforzando semmai, la potenza scrittoria senza esauturarsi, né venire in conflitto con la sua ars potente, ineguagliabile, impostata su un classicismo della migliore levatura. La sua attività è venuta a rivelarsi man mano negli anni, con moltissime sillogi pubblicate che gli hanno valso numerosi e prestigiosi premi. La notevole abilità scrittoria di questo poeta, a mio avviso, consiste nel non essersi mai rivolto a spericolatezze, per farsi apprezzare, ma ha seguito la linea diretta del suo cuore e della sua mente, la sua terragna e favolosa ellade di luce che lo hanno posto in una posizione di avanguardismo lirico di notevole fruibilità. Perché, a mio modesto parere, Pardini è e resta un classico prestato alla modernità: egli sa narrare come nessuno mai, la campagna, i campi, i fiumi, la vegetazione, i panorami, le messi, le albe, i tramonti, le svariate peregrinazioni di un mondo agricolo rimasto invariato nel tempo/luogo della sua infanzia: la sua esorbitante attività non soltanto poetica, ma soprattutto critica e saggistica si evince dai numerosi interventi che lo stesso posta sul web, quale curatore e blogger del suo spazio letterario: il sito <alla volta di Leucade> che propone ai lettori e frequentatori. Complimenti vivissimi ai due curatori della rubrica: -Il gatto certosino- Bomba carta e all'autore stesso, che le ha guidati sulle sue tracce, permettendo ai lettori di gustare nella loro forza espressiva la potenza linguistica di un poeta-nato: che si è andata rivelando giorno per giorno, con giocosi e felici esiti in un'atmosfera di raffinati e notevoli barbagli entro un classicismo che non si è spento del tutto, traguardando con ammalianti figurazioni e amalgame rivisitazioni e stilemi personali, la più impegnativa opera di un poeta moderno, che si nutre di assonanze e metafore, stupende atmosfere e affabulanti, idilliache forme per progettare i suoi itinerari di luce poetica.