Sono proprio contenta di poter parlare, finalmente, di un matrimonio umanista.
Ne avevo solo sentito parlare, ma grazie a Laura con cui ho scambiato una fitta corrispondenza, ne ho approfondito la conoscenza. Il matrimonio di Laura non è stato solo umanista, è stato in totale armonia con ciò che la circonda. Lei lo ha definito eco e non convenzionale. E’ stato questo, ma anche molto di più.
La storia di Laura e Nicola inizia con una casualità. Come ogni sera, terminate le lezioni, Anna, Laura e Deborah (amica di vecchia data di Laura) da brave pendolari andavano assieme a prendere il treno che le avrebbe ricondotte a casa. Un freddo venerdì sera di Novembre però, al binario 4 c’era anche Nicola, che tornava a casa dopo aver trascorso la settimana nell’appartamento che condivideva con dei suoi nuovi amici. Fu così che Laura e Nicola si conobbero…
Un freddo lunedì di Marzo, Anna, Nicola e Laura si trovarono in treno diretti aFerrara, e raccontandosi come avevano passato il fine settimana decisero che,nessuno di loro aveva voglia di andare a lezione quella mattina; una volta scesi dal treno decisero che sarebbe stato più opportuno festeggiare con aperitivi e patatine.m Fu il primo dei tanti incontri che avvennero poi in seguito … L’appartamento di Nicola e il Parco dell’Università divennero i luoghi dove ci furono i primi sorrisi, sguardi e complicità.
Laura e Nicola si sposano il 4 maggio 2013 a Vescovana (PD)
Laura e Nicola sono stati alternativi in tutto. Ad esempio, non sono state fatte le classiche partecipazioni per evitare l’inutile spreco di carta. Hanno optato per gli inviti a voce, che hanno consentito loro di spiegare di persona la scelta del Rito Laico Umanista e successivamente hanno utilizzato le mail e i social network: gratuiti, veloci e ad impatto zero. Il libretto è stato stampato su carta riciclata al fine di restare con gli invitati e le invitate come ricordo della giornata trascorsa assieme.
Il Rito Laico Umanista
Il Matrimonio Laico-Umanista venne celebrato in Italia per la prima volta nel 2002 presso il castello di Burio in provincia di Asti. Questa tipologia di matrimonio rappresenta un’alternativa molto comune nei paesi non cattolici del nord Europa (Regno Unito, Olanda e Paesi Scandinavi) e anche qui in Italia sta prendendo sempre più piede. Ecco in cosa consiste: il giorno delle nozze (o prima) la coppia si reca in Municipio per apporre le firme. La cerimonia ufficiale con tutti gli invitati viene invece svolta in un secondo momento in un luogo scelto dagli sposi; in questo caso il celebrante sarà un laico scelto dalla coppia e la cerimonia verrà interamente scritta dai due sposi. Questa opzione consente di personalizzare ogni aspetto della funzione, sia arricchendo la cerimonia con letture, promesse di matrimonio o quanto altro, sia eliminando quei passaggi propri della cerimonia civile che hanno un aspetto formale come ad esempio la lettura in incipit degli articoli del codice civile. In secondo luogo, elemento di grandissima rilevanza, non dovendo più limitare la propria scelta a quei luoghi che sono stati eletti casa comunale, è possibile scegliere qualunque luogo si desideri per la funzione: in spiaggia in riva al mare, in un castello o in qualunque altro posto. Il Matrimonio Laico Umanista è basato sui valori delle persone, sulla condivisione delle emozioni e dei sentimenti con letture da parte degli invitati che vengono attivamente coinvolti e momenti simbolici in cui il gesto si fa poesia. Nel matrimonio di Laura e Nicola hanno svolto un ruolo attivo anche gli amici, la loro comunità di appartenenza. Hanno partecipato con poesie, canzoni e pensieri scritti da loro. Una coppia di amici ha fatto incidere una canzone apposta per loro, inoltre vicino all’altare c’era un computer connesso che con Skype ha permesso adue cugini di Laura di seguire in diretta dall’Australia!
All’entrata dello sposo era presente la musica “Married Life” (del premio Oscar Micheal Giacchino) colonna sonora del film d’animazione “Up” il cui significato principale è quello diseguire i propri sogni. La sposa invece è stata accompagnata dalla musica “J’y suis jamais allée” colonna sonora de “Il favoloso mondo di Amelie”, uno dei film preferiti di Laura per la sua diversità e curiosità, un racconto di come i piccoli gesti quotidiani fanno grandi le persone.
Nel finale hanno deciso di affidare a Maria il compito di interpretare con la sua voce due canzoni “La Cura” e “Il Cielo in una stanza” che raccontano la bellezza dello stare insieme. Infine, gli sposi sono stati accompagnati all’uscita dalla vivace musica dei Dire Straits con la loro “Walk of life”, canzone voluta da Nicola in ricordo di suo padre, che con il suo modo di fare sempre sorridente e disponibile, gli ha insegnato a percorrere la propria vita in modo spensierato e felice.
L’abito da sposa era di un rosa antico, lungo, molto ricco di particolari.
In alternativa al lancio del riso hanno acquistato delle mini-confezioni di bolle di sapone a forma di torta nuziale e poi sono stati lanciati dei petali finti.
Durante l’uscita degli sposi gli amici avevano preparato delle frasi di buon augurio scritte su dei nastri che hanno tagliato per poter passare oltre.
Le fedi provengono dall’atelier di arte orafa “UrOburo”, creato dalla Cooperativa Sociale “Città e Salute”. Acquistando queste fedi hanno aiutato gli utenti dei Centri Psicosociali Milanesi. Per rendere il tutto più eco-compatibile hanno inoltre riciclato l’oro che avevano a casa chiuso in un cassetto per creare così delle fedi ecologiche, originali e sociali. L’Uroburo, ovvero il serpente mitologico simbolo di ciclicità vitale, ove ogni fine corrisponde ad un nuovo inizio, è anche un’immagine molto importante per Laura, che dall’età di 13 anni indossa un anello che rappresenta questo simbolo.
E’ stato un matrimonio anche “green”: non sono stati utilizzati fiori recisi per abbellire la location della cerimonia e la sala del ricevimento, i centri tavola sono composti da verdura fresca e al termine del ricevimento chi lo desiderava poteva portarsi a casa quello che preferiva, per il ricevimento non sono stati serviti animali.