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Laurent Gbagbo( ex-presidente della Costa d'Avorio) sarà processato dalla Corte Penale Internazionale

Creato il 12 settembre 2014 da Marianna06

 

2011_CDI_Gbagbo

 

L’ex presidente Laurent Gbagbo, al potere in Costa d’Avorio dal 2002 al 2010 – sarà processato dalla Corte penale internazionale (Cpi).

Il ‘sì’ definitivo è arrivato nelle ultime ore dalla sezione preliminare della Cpi ,che ha respinto anche l’ultimo ricorso presentato dai legali dell’ex capo dello Stato, perseguito per crimini contro l’umanità seguiti alla crisi post-elettorale del 2011.

Con l’ultimo ostacolo procedurale rimosso, il ‘dossier Gbagbo’ è stato contestualmente trasmesso alla presidenza della Corte, che dovrà ora scegliere i magistrati a cui affidare le future udienze.

L’anno scorso, dopo aver tentato di raccogliere prove utili a carico di Gbagbo, il procuratore aveva fornito i primi incartamenti respinti tuttavia dai giudici poiché ritenuti essenzialmente basati su “sento dire" anonimi estratti da rapporti di organizzazioni non governative (ong) e articoli di stampa”.

A gennaio Fatou Bensouda aveva presentato nuove prove che a giugno i giudici hanno in seguito accolto, sebbene con un “no” su tre.

L’ultimo tentativo di fermare il processo risale al ricorso presentato dalla difesa a fine luglio, ora cancellato.

Gbagbo sarà dunque chiamato a giudizio dalla Cpi – la data non è stata ancora fissata – con quattro capi d’imputazione per crimini contro l’umanità – omicidio, tentato omicidio, persecuzioni, stupri e atti disumani.

Tantissime persone, che ho avuto modo di ascoltare in relazione ai fatti degli anni della presidenza Gbagbo, prima dei disordini del 2011,  i fattacci che hanno seguito i risultati delle ultime elezioni presidenziali, hanno quasi sempre mostrato stima e molta riconoscenza per l'operato dell'ex-presidente.

Difficilmente il popolo della Costa d'Avorio si è lamentato allora e/o si lamenta oggi di Gbagbo (in Italia ci sono molti rifugiati ivoriani che parlano bene del loro ex-presidente) come, invece, si tenta di fare credere all'opinione pubblica attraverso i media generalisti.

Quelli che, senza troppi scrupoli, gettano il "mostro" in prima pagina.

Un Mugabe ,però,l' inossidabile padre-padrone dello Zimbabwe, che pur nuotando nell'oro (e non metaforicamente) ha affamato e affama  da sempre la sua gente, quello non si tocca.

Gira, il losco figuro, da sempre a piede libero ed è ricevuto persino in Vaticano.

Il rivale di Gbagbo, Ouattara,l'attuale presidente della Costa d'Avorio, ha da subito manifestato d'essere molto gradito alla Francia per la sua malleabilità e duttilità politica filo-francese.

E questo, senza dubbio, ha contato e conta parecchio in Francia, ed è visto di buon occhio pure in Occidente.

Specie quando si tratta di fare affari molto remunerativi per l'economia d'oltralpe e non solo per quella. In tempi di "magra".

Che poi gli ivoriani, cioè la gente comune, debbano ancora attendere, e parecchio, in termini di dignità e di  giustizia "giusta" è poco importante.

E che i processi possano essere manipolati,anche a livello internazionale, di questi tempi, purtroppo, non turba i sonni  quasi di nessuno.

Siamo assuefatti.

 

                   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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