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Lavorare Gratis? MAI

Creato il 03 luglio 2010 da Ragnolc

Emanuela Lupacchino: Lavorare Gratis,due parole che non possono stare vicine. MAIUna nota che mi ero promessa di scrivere, per lanciare un appello a tutti i professionisti di qualsiasi categoria, ma in particolare agli artisti, essendo questo il settore che mi riguarda più da vicino.In questo paese dove la morale dei vertici va a rotoli, la cultura, l’iniziativa e la libertà di espressione stanno diventando un’utopia della società, vorrei spendere due parole per smetterla con questo sistema di abuso nei confronti dei giovani professionisti, costretti sempre dalla parte del più debole nella scala gerarchica del lavoro. Dunque, ragazzi, nel mondo non è così che va. E vorrei si smettesse anche qui, visto che sta diventando la normalità, quando invece è un’aberrazione del sistema lavorativo. ormai è sempre più frequente sentirsi dire, in seguito ad una proposta lavorativa, NOI OVVIAMENTE… NON PAGHIAMO. Ovviamente? Quindi, se ciò corrisponde alla normalità dei rapporti tra professionista e committente, sarebbe mio legittimo diritto sedermi dal parrucchiere (Fabio ti voglio bene) e dire : IO OVVIAMENTE… NON TI PAGO. Così come dal meccanico, dall’idraulico, dall’estetista, e perchè no, al bar, io ovviamente non dovrei retribuire la controparte che mi offre un servizio. Dunque, secondo voi quanto è normale da parte di un committente NON PAGARE un professionista? La risposta è ZERO. è totalmente impensabile. Tornando agli artisti, io, come tutti i giovani artisti, ho proposto i lavori per mari e per monti, ricevendo molti consensi e proposte lavorative. Ma molti, OVVIAMENTE NON PAGAVANO. Ragazzi, chi vi commissiona un lavoro sta servendosi della vostra preparazione, della vostra conoscenza professionale, della vostro valore. E su quel lavoro CI GUADAGNANO. E voi cosa avete in cambio? IL NOME! WOW! e quindi, il nome ( diritto immancabile) sulla pubblicazione dà al vostro committente il diritto di non pagare. Non so voi, ma io per imparare questo lavoro ci ho buttato soldi, fatica, studio, giorni di sole mancato, ferie dimenticate. Ora sentire che se non prendono me, perchè costo troppo, e al posto mio mettono un esordiente che si accontenta del nome, beh… questo fa crollare l’evoluzione del paese, perchè vuol dire che il risparmio e lo sfruttamento valgono ben più della qualità. Se voi avete stima delle vostre capacità e amate il vostro lavoro, NON REGALATELO A NESSUNO: valorizzatelo. Le Ferrari non le regalano in cambio del nome sulla carrozzeria. RAGAZZI NON LAVORATE GRATIS: NON E’ LA PUBBLICAZIONE CHE VI FA CRESCERE, è lo studio, la ricerca della qualità, la temperanza, LA CRITICA, il lavoro dei colleghi più bravi di voi, la serietà E SOPRATTUTTO IL VALORE DEL VOSTRO LAVORO. Chi non vi paga, non vi apprezza. Vi sta solo sfruttando perchè sa che siete la parte debole. CHI VI APPREZZA DAVVERO è CHI è DISPOSTO A PAGARE IL VOSTRO LAVORO. Ricordatelo sempre. Vi prego, so quanto è difficile, ma penso che la retribuzione valorizzi il lavoro di un artista, e non è una cosa di cui si può far a meno. SE TUTTI RIFIUTANO UN LAVORO GRATIS, IL LAVORO SARà PER FORZA RETRIBUITO, anche poco, per carità. MA RETRIBUITO. Io ho rifiutato 6 lavori. Sono fiera di non aver svenduto il mio lavoro a degli approfittatori.

Mi raccomando

Un abbraccio a tutti

Ema


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COMMENTI (1)

Da paperoga
Inviato il 05 luglio a 21:02
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Brava! Non si lavora gratis. Cristo, è una questione di dignità. La gente che propone uno sfruttamento legalizzato dovrebbe vergognarsi solo di guardarsi allo specchio. Questa schiavitù moderna e strisciante va impedita a calci, per la miseria.