Il 16 giugno il premier Monti ha inaugurato il vodafone village a Milano: la nuova struttura, costata 300 ml nuovo quartier generale della multinazionale.
Pare che Monti abbia anche incontrato alcuni dei 3000 dipendenti.
Sicuramente non gli ex dipendenti che erano stati ceduto a comdata care, poi riassunti (e non reintegrati) dopo la sentenza a loro favorevole da parte del giudice:
“La Vodafone – spiega l’avvocato Carlo Guglielmi che rappresenta i lavoratori – prima non ha rispettato la sentenza mettendoli in mobilità dopo soltanto un mese dalla vittoria in tribunale. Poi non l’ha rispettata di nuovo dichiarando all’Inps la riassunzione degli stessi e non il reintegro come stabilito dal giudice, non permettendo quindi, al momento, all’istituto di previdenza di poter erogare i soldi dell’indennità ai dipendenti licenziati poiché con questa formula, sbagliata, non hanno una continuità contributiva sufficiente per ottenere i soldi che gli spettano”. Una beffa doppia per i dipendenti che invece di essere reintegrati nell’azienda madre hanno perso il lavoro ed anche il paracadute temporaneo dell’indennizzo di mobilità: “Scriveremo una lettera di diffida alla Vodafone perché è inammissibile – dichiara Guglielmi – Devono inviare dichiarazioni che rettifichino questa situazione contributiva falsata, consegnando all’Inps la documentazione necessaria per l’indennità di mobilità”.Durante l'inaugurazione l'AD aveva commentato:
“Questo è un giorno positivo per il territorio milanese, lombardo, e più in generale per il Paese. Un’azienda che investe sul futuro e sulle persone, è uno dei segnali che tutti cerchiamo in Italia”. La sensazione è confermata dalle parole del Presidente Mario Monti, pronunciate poco prima del taglio del nastro: “Vedere questo straordinario salto in avanti di Vodafone in Italia mi ha dato una grande soddisfazione e una grande gioia come Italiano temporaneamente impegnato sulle cose dell’Italia”.