WARNING: Post dai contenuti ESPLICITI!!!
Il web è luogo meraviglioso e variopinto. Tutti si confrontano, tutti parlano, tutti esprimono opinioni (purtroppo) e grazie al web sono nati nuovi lavori e nuovissime figure professionali. Blogger, social media “cosi“, influencer, critici on line a pagamento. Già, perché nella marea sconfinata della rete, riuscire ad emergere non è così semplice. Bisogna trovarsi la propria nicchia e diventare autorevoli in un campo ben preciso. E se di cucina, beauty, fashion e lifestyle siamo ormai saturi, è bene puntare altrove. Per esempio facendo critiche a pagamento di foto del cazzo. No, non foto brutte. O meglio, foto brutte del proprio “gioiello” che quotidianamente vengono inviate per approvazione e votazione al blog “Critique my dick“!!!
Madeleine Holden, avvocato, dal 2013 si è specializzata in recensioni “penali” ed ha aperto il suo blog dove commenta pubblicamente le immagini che riceve (tra le 100 e le 250 foto al giorno…#esticazzi)! La mia domanda spontanea è: o come gli è venuta in mente questa deliziosa ed originale idea? “Come ogni donna on line, ho ricevuto moltissimi scatti genitali non richiesti, finché non ne ho visto uno bello e ho capito la differenza.” E qui mi è scattato un altro pensiero, tipo che io non è che ho mai ricevuto milioni di scatti “penosi” (a base di peni) nei miei XX anni di vita. Forse uno o due, ma non “moltissimi”. (Voi sì? Mi devo preoccupare di questa mia carenza? ;) ) In ogni caso quello di Madeleine è un servizio utile, sostiene lei, perché la foto del pene dice molte cose del suo “portatore” (più di un selfie) ed una foto poco curata, senza poesia, senza mistero e solo con la mazza ripresa tra le mattonelle del bagno…beh, di sicuro di vi fa una buona pubblicità.
Perché se lo scopo di queste foto è quello di attrarre, sedurre, divertire, non lo si può fare con degli scatti rozzi ed ignoranti. (A questo proposito avrei un altro quesito, questa volta per i maschi: perché mandano la foto dei loro piselli?!?) Lo stile del cazzo deve essere comunque stiloso!!! ;) Quindi la Holden, con santa pazienza, riceve foto, le guarda, le commenta e mette i voti. Qualcuno fa i compiti e le re-invia per approvazione. Spesso, racconta lei, sono le donne a mandare i propri uomini sul suo sito per avere una recensione. Tra i suoi consigli suggerisce: “Sullo sfondo niente disordine, zoommate di meno per includere anche parti non sessuali del corpo, cercate la luce naturale. Personalmente , più che il nudo frontale, amo quando l’attributo si intravede, dalla mutande o dai jeans.”
Il taglio è tecnico, non valuta né la forma né tantomeno le dimensioni dell’oggetto in sé, quanto la composizione fotografica, la qualità, il taglio, la luce. Insomma, un lavoro certosino sulla poetica dell’immagine. Alcune recensioni finiscono pubblicamente sul blog, con immagini chiaramente NON CENSURATE, altre invece, inviabili via mail con oggetto “private review“, rimangono segrete tra mittente e destinatario. Per il costo onesto di 10 dollari. Che se moltiplicati per 100 e per 30 giorni cominciano a diventare un bell’arrotondamento dello stipendio per un lavoro…socialmente utile. Dopotutto il vizio dell’uomo di disegnare e lasciare ritratti del suo pene ovunque ha origini ataviche, almeno adesso i nostri posteri potranno ispirarsi a dei begli esempi del… ;)