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Lavoro: serve uno sforzo unanime

Creato il 13 settembre 2012 da Fabio1983
Tra i maggiori problemi che l’Italia sta affrontando nel contesto della crisi economica, neanche a dirlo, c’è la disoccupazione giovanile che ha raggiunto livelli record: nel secondo trimestre dell’anno si è attestata al 33,9%, , con un picco del 48% per le giovani donne del Mezzogiorno. “È innegabile che la disoccupazione rappresenti attualmente il problema centrale. In molti – osserva conversando con T-Mag il direttore del dipartimento di Diritto privato e pubblico dell’economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Mario Napoli – invocano soluzioni immediate, ma è evidente come il problema non sia così semplice da risolvere. Prima di agire al fine di incentivare l’occupazione è opportuno muoversi su diversi fronti. In primo luogo, sbloccando l’economia del Mezzogiorno dove giovani e donne con titoli di studio sono senza lavoro. In seguito, attuando politiche di sviluppo che mirino agli investimenti selettivi, all’innovazione e alla ricerca per il rilancio dell’attività produttiva. In questo modo si rende possibile ovviare alle difficoltà delle imprese ad impiegare personale qualificato”. Detta in altri termini, spiega il professore, lo schema dovrebbe seguire un filo logico preciso. Le politiche del lavoro devono essere perciò precedute dalle politiche industriali e dal controllo del bilancio. “Le istituzioni devono essere chiare – afferma Napoli – su quale modello di sviluppo intendono ispirarsi e se inoltre vogliono mantenere il Paese su un livello produttivo soddisfacente”.
(continua su T-Mag)

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