Mentre nel basket americano ed europeo impazza il mercato con i free agent ancora protagonisti, e i GM alla frenetica ricerca dei pezzi mancanti per le loro squadre, fortunatamente c’è anche un po’ di spazio per i maschietti per rifarsi gli occhi con le bellezze del basket femminile. Il sito bleacherreport.com ha stilato una classifica (per quale motivo evitare di fare una classifica negli Stati Uniti?) che riguarda moltissimo il basket giocato…ma anche no! La classifica infatti ci dice quali sono, secondo Bryan Sakakeeny, giornalista del sito, le dieci giocatrici più belle e sexy di tutti i tempi.
Di sicuro la materia prima non manca, sia in WNBA sia in Europa ci sono un bel po’ di bellissime giocatrici che meritano di essere inserite in questa classifica. Sakakeeny è partito con Nicole “Hoopz” Alexander che non è una giocatrice ma una partecipante di un reality show americano…la scelta resta inspiegabile, ma la bellezza della ragazza gli permette qualsiasi cosa.
Da qui in poi per fortuna ci sono giocatrici: alla posizione numero 9 Sue Bird, prima scelta assoluta al draft WNBA 2002 e attualmente giocatrice delle Seattle Storm. Al sesto posto troviamo forse una delle più grandi giocatrici di sempre della Lega professionistica femminile: Lauren Jackson dopo essere stata la prima scelta assoluta del draft 2001, ha vinto 2 volte il premio di MVP stagionale oltre che un titolo con Seattle. Davanti di lei c’è Kathleen Nash (University of Texas), che non è parente del più noto Steve, ma è nettamente più bella di lui.
A vincere l’argento è una ragazza spagnola, Tamara Abalde, che all’età di 21 anni è già un’icona del basket spagnolo; il suo debutto nei pro risale addirittura all’età di 15 anni con il Celta VigoUrban! Attualmente all’università di Lamar, ma presto anche nella massima Lega femminile.
Infine al primo posto troviamo Meghan Gardler, ala delle imbattibili Huskies di UConn, non è di certo una delle più grandi giocatrici del mondo ma senza dubbio è una delle più belle atlete del globo. A UConn continua a entrare dalla panchina senza però lasciare grande traccia, probabilmente farà più fortuna su una passerella o su qualche set fotografico piuttosto che su un campo da basket, e diciamoci la verità, a noi va piuttosto bene anche così.