“La libertà non è altro che la possibilità di essere migliori” A. Camus
Stavo leggendo questo post di Babauta su come ha cambiato la sua vita con pochi semplici passi e mi sono chiesto, Io quali abitudini potrei dire di aver cambiato per migliorare la mia vita?
Ragionandoci un pò sopra ecco quali sono le più significative.
Fisico:
Alimentazione. Negli ultimi tre, quattro anni ho cambiato abitudini alimentari. Nulla di trascendentale. Ho solo integrato molte verdure, ad esempio ho scoperto il carciofo e le sue qualità, cosa che da ragazzo nemmeno in fotografia. L’insalata a pranzo e a cena. Meno carne e più pesce. Un’altra scoperta il latte di soia, pochi grassi e ricco di proteine.
Sport. La pratica costante mi ha permesso di mantenere un fisico allenato, tonico, il mio peso è ormai fisso a 75/76 chili. Ma oltre allo sport negli spostamenti quotidiani scelgo le scale piuttosto che l’ascensore o le scale mobili. Scendere una fermata prima dall’autobus e farmi un pezzo a piedi. Insomma camminare è diventato una piacevole abitudine che aiuta a scarica lo stress.
Mentale:
Letture. Il primo libro che ho letto sulla crescita personale è stato pensa e arricchisci te stesso di Napoleon Hill. Un classico che è stato una rivelazione. Ho capito che poteva esserci un modo per controllare una mente in subbuglio. Ho imparato a trasformare ansie e problemi in sfide.
Modo di pensare. Ho preso l’abitudine di avere nuovi schemi mentali e ho imparato a farmi domande positive che la mente potesse sfruttare per risolvere più che per crearmi problemi.
Spirituale:
La ricerca di una parte spirituale inizia con il viaggio interiore. Un viaggio che mi ha portato intuire, non sono in grado di dire conoscere, la mia dimensione spirituale. L’abitudine a lasciare andare, scoprire l’equilibrio tra dentro e fuori. Cercare di Essere senza la necessità di fare o avere qualcosa per ottenere uno stato di pace e felicità.
Come dice Babauta non servono grandi cambiamenti ma pochi importanti passi nella giusta direzione con costanza e determinazione.
Image: ‘A DRIP FROM THE WELLS OF WEARY‘