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Le banche di Pechino aumentano le riserve

Da Mutuonews

La Banca Centrale Cinese, conosciuta anche come Bpc (Banca Popolare Cinese), ha annunciato due aumenti di mezzo punto percentuale dei quozienti di riserve bancarie obbligatorie (Rrr che in inglese vuol dire required reserve ratio).

Quindi, mentre la Fed (Federal Reserve americana) sta inondando di liquidita’ l’economia americana, la Bpc sta cercando di ridurre la liquidita’ monetaria in Cina. Infatti, le risorse messe da parte dalle banche commerciali per adempiere ai requisiti di Rrr vengono depositati sui conti della Bpc e non possono essere utilizzate per fornire prestiti. Di conseguenza in Cina non c’e’ mai stata tanta liquidita’ congelata o inattiva come in questo momento.

Perche’ la Bpc ha adottato questa strategia? Molto probabilmente perche’ la Bpc attua una politica preventiva: tiene sotto controllo la circolazione della moneta per impedire l’aumento dell’inflazione e pare che questa restrizione debba durare ancora a lungo.

Se proviamo ad approfondire l’argomento ci troviamo di fronte ad un quadro un po’ piu’ ampio. Nelle decisioni della Bpc infatti, entra di prepotenza anche la politica.

Negli anni 80 l’Occidente ha scoperto che, quando il ristretto orizzonte dei politici danneggia per un lungo periodo l’economia nazionale, l’unica speranza e’ cambiare le istituzioni.

Nel caso della politica monetaria, occorre creare una banca centrale indipendente dal sistema politico e dai partiti, che garantisca la stabilita’ dei prezzi, e di conseguenza disciplini la stabilita’ della moneta e che sia una garanzia contro i cambi drogati.

La Banca Centrale cinese oggi e’ uno strumento nelle mani dei politici in virtu’ del fatto che il sistema non e’ democratico.

bank of china
In realta’ ci troviamo di fronte ad una banca davvero moderna per quel che riguarda il punto di vista operativo ma purtroppo assolutamente dipendente dalle scelte politiche.

L’adozione di una banca centrale cinese piu’ indipendente aumenterebbe la credibilita’ sia della politica interna che di quella internazionale.

I politici occidentali hanno dovuto subire pesanti costi in termini di inflazione e di consenso prima di accorgersi dell’errore. Chissa’ se la stessa sorte tocchera’ ai vertici della repubblica popolare cinese.


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