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Le bombe a grappolo

Creato il 19 agosto 2010 da Speradisole

Il primo agosto 2010 è entrata in vigore la Convenzione internazionale sulle cluster bomb che proibisce produzione, impiego, immagazzinamento e trasferimento delle bombe a grappolo. Queste consistono in contenitori pieni di sub- munizioni, che quali, sganciati dagli aerei, si aprono, lasciando cadere gli ordigni su un’area grande quanto due campi di calcio. Esistono cluster bomb sparate dai cannoni. Le sub- munizioni colpiscono molto i civili. Quando non esplodono  e ciò accade molto spesso, diventano vere e proprie mine.

Finora la Convenzione che bandisce le cluster bomb è stata firmata da 108 paesi, compreso il nostro (ma non da Usa, Russia, Israele, Turchia, India, Pakistan e Cina). 38 Stati l’hanno anche ratificata, integrandola pienamente nel loro ordinamento, questo l’Italia non l’ha  fatto

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Bombe a grappolo da oggi vietate: scatta la convenzione di Oslo, ma l’Italia di Berlusconi e La Russa non ratifica

Messaggero
Cluster-bombs
ROMA (1 agosto) – Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha salutato con soddisfazione l’entrata in vigore della Convenzione di Oslo che mette al bando le bombe a grappolo (cluster bombs): «Un grande progresso», ha detto, per liberare il mondo da quelle che ha definito «armi ignobili». La Convenzione è stata ratificata a Oslo nel dicembre 2008 da 30 paesi ed è stata finora sottoscritta da 107 paesi.

 Il documento proibisce l’impiego, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di armi a submunizioni, ovvero bombe che contengono all’interno decine di piccoli ordigni che si spargono sul terreno dopo l’impatto. La Convenzione di Oslo è stata firmata da Gran Bretagna, Germania e Francia, ma non da Stati Uniti, Cina, Russia, Israele e Italia.

«Sono felicissimo che la Convenzione sulle armi a submunizioni entri in vigore oggi, 1° Agosto 2010 – ha detto Ban Ki-moon – Questo nuovo strumento è un grande progresso verso il disarmo mondiale e ci aiuterà a lottare contro l’estrema insicurezza e le sofferenze causate da queste armi terribili, in particolare ai civili a ai bambini».

 Molti dei piccoli ordigni liberati dalle cluster bombs non esplodono e rimangono sul terreno, rappresentando una minaccia costante per chiunque li tocchi o li calpesti accidentalmente [...]

«Con l’entrata in vigore della nuova Convenzione, alla cui adesione esorto tutti gli Stati – ha continuato il Papa – la Comunità internazionale ha dimostrato saggezza, lungimiranza e capacità nel perseguire un risultato significativo nel campo del disarmo e del diritto umanitario internazionale». «Il mio auspicio e incoraggiamento è che si continui con sempre maggior vigore su questa strada, per la difesa della dignità e della vita umana, per la promozione dello sviluppo umano integrale, per lo stabilimento di un ordine internazionale pacifico e per la realizzazione del bene comune di tutte le persone e di tutti i popoli», ha concluso.

Senatori Pd: l’Italia non ratifica convenzione. «L’Italia continua purtroppo a distinguersi per non aver ancora ratificato la Convenzione sulle Munizioni Cluster per la messa al bando delle micidiali ‘bombe a grappolo, che entrerà in vigore a fine 2010. Sarebbe inaccettabile se il motivo di questa mancata ratificata fosse da ricercare, come sospettano le associazioni che promuovono la “Campagna italiana contro le mine”, nell’esigenza del Ministero della Difesa circa uno stanziamento per sostituire le armi messe al bando».

Lo dichiarano i senatori del Pd Della Seta, Ferrante, Amati, Di Giovan Paolo, Nerozzi e Soliani, che, sul tema, hanno presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio e ai ministri degli Esteri e della Difesa. 

 



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