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Le Borse europee rimangono prudenti

Da Pukos
Le Borse europee rimangono prudenti

A fondo il comparto petrolifero

Bene il lusso ed in particolare Yoox, Tod’s e Moncler. Risale Telecom e massimo dell’anno per Finmeccanica. A piombo Saipem, Tenaris ed Eni.

Non c’è l’effetto Wall Street, l’effetto Black Friday, in Europa i principali listini finiscono la settimana con una seduta improntata alla prudenza.

Sono i titoli del comparto petrolifero a zavorrare tutti gli indici mondiali, ciò che sta accadendo è una vera e propria guerra con risvolti che non saranno facilmente prevedibili.

Il nostro Ftse Mib (-0,43%) è rimasto per tutta la seduta in territorio negativo, il buon recupero nell’ultima mezz’ora di contrattazione ha permesso però una chiusura distante dai minimi di giornata.

A brillare in particolare i titoli del comparto del lusso, continuano infatti il loro recupero sia Yoox (+3,55%), tornato sopra quota 19 euro che Tod’s (+3,12%) di nuovo oltre quota 74 euro.

Completa il podio odierno Telecom Italia (+1,63%) che in queste due ultime sedute sembra aver invertito il minitrend negativo che aveva alimentato qualche preoccupazione.

Bene anche Moncler (+1,62%) che termina un’altra ottava positiva, è la terza consecutiva, ora il baratro nel quale il titolo era piombato dopo la trasmissione “Report” sembra solo un lontano ricordo.

Il titolo del giorno, però, è Finmeccanica (+1,43%) che ritocca il massimo dell’anno, il titolo non raggiungeva quotazioni così elevate dal 13 luglio 2011.

Vanno in coppia i “gemelli” Autogrill (+1,42%) e World Duty Free (+1,24%), entrambi sembrano essersi ripresi dopo un periodo veramente difficile. Pare tornato in salute anche Snam Rete Gas (+1,09%).

Vi sarete senza dubbio accorti che non ho ancora parlato dei “bancari”, in effetti è una stranezza per il nostro indice principale, ma oggi il comparto è risultato davvero contrastato, in guadagno rispetto alla vigilia Intesa Sanpaolo (+0,98%) e Banco Popolare (+0,54%), han fatto registrare ribassi, invece: Ubi Banca (-0,08%), Bper (-0,35%), Unicredit (-0,42%), Mediobanca (-0,55%), Banca MPS (-1,14%) e BpM (-1,59%).

Ma, come abbiamo anticipato, è stato il comparto petrolifero a determinare il calo del nostro indice principale, pesantissimi infatti i ribassi di Saipem (-5,42%), Tenaris (-4,32%) ed Eni (-2,72%).

Per quanto riguarda Saipem il bilancio dell’ottava (-13,78%) è agghiacciante, il titolo non faceva segnare quotazioni così sacrificate dal terribile marzo del 2009.

Segnaliamo infine anche i cali di Cnh Ind. (-2,93%), Gtech (-2,44%) e Prysmian (-2,17%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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