Ero seduta a piedi scalzi sul tetto quella notte.E come tutte le altre notti a venire.La mia gatta intenta a solfeggiare versi d'amore e io a guardare il cielo,spargendo briciole di brioche,sapete quelle parigine...Gil passò di lì,si sedette sui gradini ..Mi sembrava di cogliere in lui il seme dell'insoddisfazione per il suo presente,e allora sorrisi,pensando che l'illusione avrebbe avuto luogo ancora.Allo scoccare della mezzanotte,l'automobile passò di lì e Gil salìEecosi avrebbe avuto inizio il suo tuffo personale nel passato.La vettura lo avrebbe condotto tra le braccia di Fitzgerald,di Gertrude Stein,di Hemingway,di Picasso e della sua conturbante amante Adriana.Ero felice per lui.Gil considerava gli anni venti parigini come l'età dell'oro.Mi stiracchiai e qualche briciola volò giù,nella strada buia..sperai che quell'illusione potesse aiutare Gil a liberarsi di una fidanzata così lontana da lui,a liberarsi di una vita che subiva e non creava.....Adriana lo avrebbe affascinato...ma anche Adriana si sarebbe fatta sfiorare dall'illusione che l'avrebbe portata nella "sua" personale età dell'oro,la Belle Epoque,scegliendo di rimanere con Gaugain e Degas....Mi alzai cercando di ritornare nella mia soffitta,con le dita tutte appiccicose per lo zucchero della brioche..."nessuno è felice per dove si trova"....già,un piccolo leit motiv del genere umano.Perchè quello che non c'è più ci sembra sempre migliore di quello che stiamo vivendo.Il presente non ha mai sapore se confrontato alle nostre personali età dell'oro.La gatta rientrò con me e rimanemmo così,a guardare quel piccolo spicchio di luna,pensando che forse era più splendente quella di ieri......
"Tutti gli uomini temono la morte. E' una paura naturale che ci consuma tutti. Temiamo la morte perché sentiamo che non abbiamo amato abbastanza o non abbiamo amato affatto, che alla fine sono la stessa cosa. Comunque, quando fai l'amore con una donna davvero eccezionale, una che merita il massimo rispetto in questo mondo e che ti fa sentire davvero potente, quella paura della morte sparisce completamente. Perché quando condividi il tuo corpo ed il tuo cuore con una donna eccezionale il mondo svanisce. Voi due siete le uniche persone nell'intero universo. Stai conquistando quello che non molti uomini hanno conquistato prima, hai conquistato il cuore di una donna eccezionale, la cosa più vulnerabile che lei può offrire ad un'altra persona."Hemingway a Gil
Brioches parigine e la creme praline
(la ricetta che vi propongo è quella tipica delle brioche parigine.Morbide,delicate,ottime da sole.Ma per rimanere nel tema del film...visto che quello che assaporiamo non ci soddisfa mai del tutto,vi propongo anche la ricetta della creme praline,una bomba calorica di tutto rispetto che impreziosisce la semplicità delle brioche,qualora vi dovesse prendere il desiderio di qualcosa in più.....).con questa ricetta partecipo al contest La Commedia è servitaPer la brioche500 gr farina70 gr zucchero200 ml latte1 pizzico di sale1 bustina di lievito di birra100 gr burro freddo di ottima qualità2 uova
per la creme praline70 gr burro100 gr di cioccolato pralinato70 gr zucchero250 ml latte30 gr maizena3 tuorli
Se usate la macchina del pane inserite tutti gli ingredienti (il burro tagliato a dadini) e avviate il programma per l'impasto e la lievitazione.La procedura a mano invece:preparate una fontana sulla spianatoia con la farina,unite tutti gli ingredienti e impastate per una decina di minuti e fate poi lievitare per un'ora e mezzo.In entrambi i procedimenti a fine lievitazione,prendete l'impasto,dividetelo in tanti filoncini e dategli la forma di panini allungati.praticate sulla superficie due tagli con il coltello ,fate lievitare per una ventina di minuti e cuocete in forno per una ventina di minuti a 180 gradi.Spolverizzate con lo zucchero a velo.