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Le bugie ai tempi dei social

Creato il 09 settembre 2015 da Morgatta @morgatta

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I social hanno rivoluzionato il concetto di privacy!“. Sì, in parte è vero. E’ altresì vero che grazie a loro è aumentato esponenzialmente pure l’esibizionismo, mascherato da “voglia di condivisione” (sì, perché al decimo selfie mi dici cosa vuoi condividere?!?). Ma tra la condivisione a tutto spiano di foto, pensieri, aforismi o frasi geniali e le impostazioni di privacy lasciate al caso c’è un rischio: quello di vedere smascherate le proprie bugie!!!

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Già, ammettiamolo, qualche bugia la raccontiamo tutti. Anzi, sono convinta che almeno una al giorno è quasi la norma per la maggioranza della popolazione (sì, valgono anche le “bugie bianche”, quindi facciamoci un esamino di coscienza ed un piccolo outing). Se fino a qualche tempo fa eravamo più o meno liberi di dire qualunque cosa a chiunque, con la quasi certezza che nessuno ci avrebbe scoperto (a meno che non ci vedesse di persona), adesso basta un accesso su whatsapp all’ora sbagliata o un post su facebook di una foto equivoca e…ZAC, beccati in un secondo!!!

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Attualmente fare indagini incrociate è una pratica sempre più facile. Se vi capita di dire ad una donna “Guarda, sono molto stanco, stasera vado a letto presto“, sappiate già in partenza che, ad intervalli regolari, controllerà il vostro profilo facebook e l’ora dell’ultimo accesso su whatsapp. Se i dati non la convincono, tipo collegamento alle 3.40 e selfie in un bagno che non è quello di casa vostra, ecco che partirà la raffica di telefonate. Oppure il silenzio meditativo, quello in cui “lei” elabora una vendetta subdola e dolorosa. E questo non vale solo per uomini furbetti o donne che non riescono a tirare pacchi quindi inventano le peggio scuse (e poi le vedi taggate nelle foto delle amiche ubriache perse), ma per tutti. Studenti che mentono ai genitori circa la loro presenza a scuola (perché ormai anche gli adulti, genitori o parenti stretti, sono approdati sui social), amiche che inventano palle per non vedersi, dipendenti che inventano malattie ai datori di lavoro e poi scattano foto con un cocktail in riva al mare… Quindi?!?

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Appurato che la sincerità paga (quasi) sempre, e quindi “meno cazzate per tutti” sarebbe auspicabile, quando state mentendo almeno provate a prendere delle piccole precauzioni anti-social-sgamo. Tipo:

Disattivare la funzione “data e ora ultimo accesso da whatsApp”. Ma ricordatevi che quando siete online si vede sempre e comunque. Quindi la cosa migliore è non usarlo per niente. (Ci sono sempre i comodi sms…o le vecchie telefonate)

Eliminare la geolocalizzazione da instagram o da altri social, perché registrarsi a Milano quando dovreste essere a Napoli può risultare sospetto. Giusto un attimo.

Evitare qualsiasi post sulla vostra bacheca (ma anche su quella dei vostri amici) foto o commento fatto in orari sospetti. Piuttosto meglio utilizzare messaggi privati. O anche staccarsi dal monitor per qualche ora (che vi assicuro non si muore).

Modificare le impostazioni di privacy di ogni singolo post. E’ possibile condividere cose selezionando i destinatari, escludendone altri o passandoli da pubblici a privati. Lo so, è uno sbattimento, ma per “nascondere” certe cose un minimo di sforzo va fatto. Altrimenti tenete pronti un alibi che regga ;)

Sincerarsi che gli “amici” non vi taggino in post in cui non dovreste apparire. Basta avvisarli e controllare costantemente il tasso alcolico! ;)

Perché se prima bisognava dare la caccia al rossetto rosso sulla camicia o al capello biondo incastrato nei pantaloni, adesso basta connettersi per smascherare qualsiasi cazzata. Vi è mai capitato?!?

Più sincerità, Meno Social!!!



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