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Le bugie della nutella

Da Rossellagrenci

 LE BUGIE DELLA NUTELLA

I cibi che mangiamo spesso non sono il massimo della genuinità. La cosa è ancora più grave quando questi cibi sono la passione dei bambini.

E’ il caso, per esempio, della tanto amata Nutella. Il caso Nutella era già scoppiato l’anno scorso, quando una mamma americana aveva denunicato la Ferrero per affermazioni mendaci: la Nutella non era il cibo sano che la pubblicità voleva far credere. Ma le risposte dei vari personaggi chiamati in causa aveva messo a tacere, per un pò, la cosa. Ora la notizia torna e, stavolta, dalla Germania. Come si può leggere anche qui,  il tribunale di Francoforte, sollecitato dalla Bundesverband der Verbraucherzentralen, l’unione federale delle associazioni dei consumatori, ha emanato una sentenza che dichiara fuorvianti le etichette sui barattoli della Nutella, prodotto tanto amato non solo dai giovani, ma anche dalle famiglie tedesche.


“Ai consumatori viene offerto un alimento dolce, ipercalorico, ricco di zuccheri e grassi, presentato però dagli spot pubblicitari e dalle scritte sul prodotto come cibo salutare, vitaminico e con elevate dosi di sali minerali”. Si legge nella sentenza.
Le associazioni tedesche avevano denunciato, inoltre, che sull’etichetta della Nutella i valori delle quantità di grassi e carboidrati sono indicati calcolandoli su una dose di 15 grammi, mentre i valori sulle vitamine e i sali minerali sono calcolati su 100 grammi di prodotto, con un evidente sfalsamento del confronto a prima vista. Dare informazioni poco chiare, in questo caso, implica non permettere ai consumatori di capire veramente la quantità di prodotto che è possibile consumare senza provocare danni alla propria salute e senza incorrere al rischio di obesità, contro la quale la Germania sta mettendo in atto delle misure specifiche, in particolare contro quella infantile.

Che ne pensate? Pubblicità ingannevole a danno soprattutto dei bambini… possibile che dobbiamo ogni volta chiudere gli occhi?

offre alcuni spunti di riflessione “color cioccolato” ai più piccoli, una sorta di “istruzioni per l’uso” da tener sempre presenti: “Se ti piace il cioccolato… cerca di capire da dove viene e chiedi alle aziende produttrici di verificarne l’origine; controlla la percentuale di grassi vegetali… più ce ne sono, meno il cioccolato è buono e nutriente; comincia ad acquistare prodotti equosolidali per sostenere i piccoli produttori nei paesi d’origine; contribuisci a realizzare progetti di cooperazione e sostegno dell’infanzia nei paesi dove il cacao viene raccolto”.

Personalmente uso da anni la crema del Commercio Equo-solidale, buonissima oltre che sanissima, come spiegato ai bambini nel libro a loro dedicato Mi piace il cioccolato.


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