L'apice del malcontento lo hanno raggiunto quest'estate: “Nella manovra abbiamo rilevato il massimo della contraddizione – dice Emilio Croce, presidente Enpaf(l'istituto previdenziale dei farmacisti) –. Siamo stati espressamente esclusi dalle misure di contenimento della spesa sugli organi e sulle consulenze, ma non dal blocco retributivo triennale del nostro personale, che ha pure contratto di diritto privato”.
Il riferimento è alla stretta salariale imposta ai dipendenti della pubblica amministrazione dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per contenere la spesa pubblica galoppante. Non solo gli stipendi per il personale. Anche tagli alle attività di rappresentanza (relazioni, mostre, convegni), “a decorrere dal 2011 per un ammontare superiore al 20% della spesa sostenuta nel 2009” (scritto nero su bianco sulla finanziaria, ndr.).............