Qualche riflessione leggendo questo intessante post.
L’opinione pubblica si è mobilitata ed indignata (giustamente!) per il caso eclatante della BP e della fuoriuscita del petrolio. Ma quante altre catastrofi ambientali sono avvenute o avvengono tuttora senza che se ne parli poi così tanto?
Foreign Policy li elenca:
- si calcola che ad Haiti dall’arrivo di Cristoforo Colombo circa il 98% degli alberi sia stato abbattuto;
- Il lago Aral, situato tra Uzbekistan e Kazakistan, si è ridotto a due terzi della sua originaria estensione a causa delle innumerevoli dighe e canali costruiti per creare un’azienda di cotone ed è pesantemente inquinato dai pesticidi delle vicine fabbriche;
- Da più di 50 anni è in corso una perdita di petrolio nel delta del Niger molto più grave del disastro BP. Si parla di circa 2000 diverse perdite ma i dati risultano sono precisi per scarse rilevazioni effettuate.
- La Cina a causa del suo consumo di carbone è la prima nazione al mondo per l’ emissioni di gas serra senza contare il numero di minatori che muore ogni giorno (circa 13) e i frequenti incendi alle miniere.
- Nel 1997 viene scoperta la più grande discarica di immondizia del mondo: nell’Oceano Pacifico! Più larga del Texas e composta principalmente da plastica, è stata creata dalle correnti marine ed influenza negativamente l’ambiente e la fauna circostante.
Sconcertati? Lo ero anche io nel leggere questi dati e queste cifre!
Riflettiamo e capiamo come evitare tutto questo…