Magazine Diario personale

Le centocinquanta sfumature di un corteggiatore per errore.

Da Gattolona1964

 

Come aperitivo pre serale, vi informo che da stasera mi occuperò di studiare e di illustrarvi i vari comportamenti ed azioni, di una rara categoria di uomini in via d’estinzione: il corteggiatore doc. Purtroppo assistiamo da secoli  e ne siamo consapevolmente vittime, che il signor corteggiatore d’altri tempi, non esiste più, non c’è, non si trova nemmeno al supermercato. Non si può comperare, o meglio, mi correggo, non sono più oggetto di svendite o di tre per due, sono spariti e si sono stancati di avere noi, pive infinite perdutamente arrabbiate, scocciate e stanche per il troppo lavoro fuori casa. Esistono ancora i gigolò, si spacciano per “badanti per donne ricche e sole”, ti corteggiano a meraviglia, proprio come desideri tu, a suon di euro però!! Ti fanno sentire unica ed indispensabile, la sola donna sulla faccia della terra che riesca a farli sentire uomini e non caporali, agiscono a comando nostro, come robot, p ilotati dai nostri occhi e dalla capienza dei nostri risparmi. A parte questi manichini, rimanendo su una linea normale, di buon gusto e di vera conquista, il vero, grande corteggiatore con la C maiuscola, colui che ci aveva ai suoi piedi dopo un lavoro immane, ricoprendoci di tutto ciò di cui abbiamo bisogno, visoni e diamanti compresi non è più vivente. Si è trasformato con il tempo e con le mode, è lui che pretende di essere corteggiato e “preso”, per la gola e per altro. Ha constatato e compreso che è un lavoro da certosino conquistarci e portarci a “ninin”, è troppa la fatica di conquistare una Donna, con la crisi che c’è e le pretese che abbiamo noi, i figli da far studiare sino a sessant’anni e le case da mantenere, ha ben pensato di sparire dalla circolazione e ritirarsi in convento. Tanto lì, mal che vada, una donna che sta facendo praticantato e non sa ancora se prenderà i voti oppure no, la trova sempre. Si è accorto che noi donne non ci accontentiamo più di andare a mangiare una Margherita senza mozzarella e le pensioncine a due stelle di Pinarella ci stanno un po’ strette. Ammettiamolo amiche mie, chi di no i non vorrebbe andare su di una Porsche cabrio a Cannes a prendere un caffè macchiato tiepido, nel fine settimana? Come diceva la povera e splendida Marilyn, i diamanti sono i migliori amici delle donne e mio zio aggiungeva, che è meglio piangere dentro ad una Rolls Royce che su di un pullmino dell’azienda dove lavorava, in cassa integrazione. Mah! Vallo a capire, fatto sta che anche i virili corteggiatori, rari e perfetti, non ci sono più, siamo riuscite ad estinguerli come si fa con un mutuo o con un debito. Mi mancano molto, quelle telefonate a gettone, quegli inviti alla festa di compleanno con le tartine e la fettina di uovo sodo, mi manca l’apertura della portiera della Dyane blu e il darmi il braccio, per la passeggiata domenicale al Parco Fola alla domenica pomeriggio. Me ne farò, come voi una ragione e comincerò a stilare un elenco dettagliato e comprensibile, proprio come si fa con i remigini. Si inizia dalla A come ape per finire con la Z, come zaino. Nostalgiche come siamo, curiose e bramose di rivedere com’erano fatti, per ricordare i bei tempi andati, potremmo recarci al Museo preistorico o nelle catacombe romane per appurare se qualche resto è rimasto e studiare com’era fatto, che cosa lo contraddistingueva dai simil corteggiatori di oggi. Siete pronte per impararne ogni sfumatura ed aspetto latente e soprattutto riconoscere per tempo ed evitare le volgari imitazioni dell’originale. Mi racconterete se anche voi, per caso nel corso della vostra vita, sino ad oggi, avete mai avuto a che fare con un:

Bestuur SMG Sempre Crescendo

Bestuur SMG Sempre Crescendo (Photo credit: Wikipedia)

A  come altruista: uomo di mezza
statura e un’età compresa tra i trenta e i cinquanta ancora
celibe. Buono di natura, generoso, non avaro, amoreggia sempre con
più di una donna. Dona tutto di sé, un pezzettino a me, uno a te,
uno all’altra, per sé non tiene nulla, solo il conto in banca. E’
rimasto single, ci sarà pure un perché Mentre corteggia te e ti fa
credere che sei l’unica, ne ha “a mano” almeno altre due di
scorta. Non essendo più di primo pelo, tende a fare confusione e
chiama “micetta”, l’altra soprannominata “tigrotta”, quando
invece la terza viene affettuosamente chiamata “panterona”. Come
smascherarlo? Bendatelo e facendovi toccare, chiedetegli di dirvi
dove avete i nei, le macchiette e di che colore sono i vostro occhi,
questa è la prova del nove. A volte porta a cena tutte e tre,
chiamando altri due suoi fidati amici in aiuto, ma le tre, furbe e
ingegnose ragazze, essendosi conosciute tramite facebook,conoscono i
trucchi del mestiere e si sono finte uomini. In questo modo hanno
capito e ora gliela faranno pagare assai cara!

A come avaro: è il contrario esatto
del corteggiatore altruista. Non si prodiga nel corteggiare una
donna, la conquista nel senso stretto della parola gli interessa
relativamente. Più che altro abbisogna di una donna che possa
mantenerlo, sfamarlo e curarlo, portando in dote anche l’ultima
cornice di argento antico che possiede. Previdente quanto
furbacchione, non mette nella tasca posteriore il portafoglio per non
doverlo estrarre mai, tiene i documenti nel taschino della camicia e
gira con uno/due euro per caffè e parcheggio. Se per puro caso
sente la necessità corporea di mettere gli occhi su un essere umano,
la porta fuori a cena, scegliendo il Mc Donald, l’autogrill di
ultima categoria, o la cena in piedi al bar, adducendo la scusa che
fa molto “trendy”. Se le regala fiori sono sempre piscialetti di
campo, che lui chiama con il nome preciso, per fare bella figura
“Tarassaco”. Si esprime a monosillabi, se usa troppe parole gli
si prosciuga la lingua subito, poi deve spendere per colluttori e
dentifricio e bere parecchia acqua per far defluire ancora la saliva
in bocca. E’ avaro in tutto e per tutto, perciò non si capisce bene
il motivo per il quale decide di provare a conquistare una donna. Se
la porta al cinema, sceglie il film in decima visione per pagare meno
il biglietto, oppure noleggia la videocassetta (videocassetta e non
DVD) con la scusa, che guardarlo a casa seduti per terra,
sgranocchiando popcorn scaduti e bevendo acqua di rubinetto,
allungata con lo sciroppo Fabbri al gusto di amarena, è più intimo.
Se decide di invitare la malcapitata a dormire a casa sua, dormono
tutti e due sul divano, con le chiappe di lei, fuori dalla sponda. Lo
fa per non rovinare il letto e tenerlo immacolato, sessualmente è
un vero disastro: cronometro alla mano, un minuto di preamboli
maldestri e taccagni, poi, sul più bello..batte in ritirata e invece
di entrare, fa uscire la donna invitandola ad andare a casa sua,
adducendo una tonsillite in atto, di origine batterica. La poverina
con la paura di beccarsela e lo shock umiliante per non aver concluso
nulla, se ne scappa, ma non prima di avergli mollato un sonoro
ceffone. Meritato peraltro!

A come audace: qui
care amiche cominciamo a ragionare. L’uomo in questione non passa di
certo inosservato. Capello alla moda corto ma non troppo, quel tanto
che basta per lasciare il “coppino” profumato e lisciato, libero
di essere baciato da lei, mani curate, non fuma, sempre abbronzato di
sole naturale, preso dice lui, nel suo casale di campagna mentre si
occupa delle rose. Petto massiccio, non impiallicciato, solido e
senza reumatismi, non si lamenta mai di cervicali o ernie al disco,
sempre perfetto, sempre in orario, sempre impettito e pronto ad un
eventuale combattimento per conquistare l’amata. Ha muscoli forti e
saldi, gambe atletiche, nocche delle mani nervose ma che trasmettono
impeto e passione. Ha costantemente l’alito profumato, al posto dei
chewingum, si lava i denti con salvia, rosmarino, malva, alloro e
timo. Nel casale di campagna ha un’intera coltivazione di queste
piante botaniche che gli servono anche per strofinare le ascelle,
sempre asciutte ed immacolate, non gli sudano mai, beato lui. Per le
parti più intime e nascoste usa solo prezzemolo e limone, le mette
come dire “in concia”, poi le lava accuratamente dopo una
settimana di concia e le cosparge di maggiorana. Tiene anche qualche
piantina di basilico di Portovenere, le foglie le mette nelle scarpe,
è l’unico punto del suo corpo dove si sfogano le sue emozioni, gli
sudano i piedi e produce tanta acqua quanta ne contiene la fontana di
Trevi. E’ logico ed umano, in un qualche modo tutto questo grosso
lavoro per essere sempre all’altezza della situazione ,gli costa
molta fatica e sudore e meglio che si sfoghi nei piedi che in altre
parti del corpo. Sa sempre come muoversi e conosce le frasi da dire
in ogni situazione alla donna che conquisterà senza troppa fatica,
butta qua e là paroline piccanti ma non volgari per intricare la
preda, facendole perdere il sonno ed il senno. Vestito di tutto
punto, con la camicia bianca, sbottonata solo al primo bottone,
calzone e pacco ivi contenuto, rigido di stiratura, mocassino di
pelle umana marrone, è in grado di fare benzina nell’auto di lei, al
self service, senza sporcarsi minimamente e senza avere nelle mani
quell’odore sgradevole di benzina. Sembra un attore, un uomo che non
deve chiedere mai, mentre con una mano tiene la pompa della benzina e
con l’altra attira la preda, in un abbraccio serrato con tanto di
bacio linguale, interminabile. Unico rischio: la benzina una volta
riempito il serbatoio della vostra piccola utilitaria, si spargerà
per tutto il distributore, costringendo l’Audacissimo a chiamare i
soccorsi. Per lei, svenuta dopo quel bacio a base di salvia e per il
distributore e le case vicine incendiate dalla benzina. Ne varrà la
pena?



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