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Le certificazioni del Male

Creato il 12 maggio 2011 da Abattoir

Nell’ambito della formazione ci sono diversi parametri per certificare le proprie conoscenze, i più comuni sono quelli rilasciati dalla scuola secondo ordine ministeriale, quindi le licenze elementari e medie, i diplomi e le lauree e dottorati.
Oltre a questi sistemi classici per affermare le proprie competenze ci sono delle alternative che sono corsi di formazione professionali, master e certificazioni.

Le certificazioni sono di diverso tipo e le più comuni sono quelle linguistiche e quelle informatiche. Ovviamente tutti questi sistemi sono  regolati da standard europei in modo che approssimativamente, per esempio, la laurea in filosofia di un portoghese equivalga in competenze a quella di un tedesco.
Come il grado di istruzione ha un suo peso sul Curriculum Vitae di chi cerca lavoro, anche le certificazioni ce l’hanno.
Le certificazioni linguistiche generalmente vengono rilasciate da un un unico ente che ha sede in tutta Europa per una determinata lingua e rilascia certificati di competenze per diversi livelli.

Per esempio, per la certificazione della conoscenza ad un determinato livello della lingua spagnola bisogna ricorrere all’Istituto Cervantes (tale certificato è conosciuto come DELE, Diploma para Extranjeros de Lengua Espanola).

Per l’informatica la cosa è ben più complessa perché le certificazioni spesso sono strettamente collegate all’azienda di un prodotto, per cui un ingegnere può prendere una certificazione Cisco che ha un suo peso per le aziende che utilizzano sistemi Cisco (come il DELE ha il suo peso quando è richiesto la conoscenza dello spagnolo e non di un’altra lingua).

La certificazione informatica più conosciuta è la ECDL conosciuta anche come “patente europea del computer”, ormai indispensabile per partecipare alla maggior parte dei concorsi e anche ove non fosse richiesta è preferibile averla per non essere scavalcato da chi ce l’ha.

L’ECDL, in particolare, certifica la conoscenza di base dell’informatica teorica e pratica nella gestione base del sistema (la cosa più difficile che viene richiesta è quella di installare una stampante) e del pacchetto di software per ufficio. E’ possibile scegliersi il sistema operativo e il software richiesto così non si hanno scuse per non prenderla, puoi certificare a pieni voti le tue conoscenze di Microsoft Office 2000 anche se siamo nel 2011 e molte cose sono cambiate nell’interfaccia grafica.
Attenzione, qui non si vuole dire che sia inutile o banale la consecuzione di tale certificazione, ma viene posta una critica al  peso che ha nel curriculum. Ho visto gente spendere soldi per corsi di formazione e in libri per prepararsi agli esami che hanno un loro costo che va ripagato in caso di bocciatura.

L’esame consiste in quiz a risposta multipla, singola e simulazione di operazioni in cui alcuni tasti sono cliccabili e alcuni no, alcuni tasti sono quelli giusti altri no. In informatica non esiste una sola procedura per fare una cosa ma per l’ECDL alcune procedure sono giuste e altre no, per cui bisogna almeno leggere attentamente la consegna in modo da cogliere le possibili sfumature che ci fanno intendere quale procedura è corretta e quale no al fine di superare l’esame.

Un esame del genere è molto importante soprattutto per chi si accinge ad alfabetizzarsi informaticamente e vuole provare le competenze acquisite, uno già alfabetizzato e furbetto può dare la risposta giusta senza conoscere la giusta procedura ma con un po’ d’intuito e forse di fortuna.
La critica sulle competenze acquisite non valgono certo per il DELE e le altre certificazioni linguistiche perché una lingua non si usa come si usa un pc. Una lingua non si usa ma si parla, ci si entra dentro le strutture grammaticali. La critica però può essere fatta a quel livello elementare delle lingue in cui si ha una conoscenza che potrebbe essere simulata da un buon programma di artificiale che sa usare le regole grammaticali di base e ha un buon vocabolario.

A cosa serve una certificazione di lingua tedesca di livello A2? sai dire “chiudi la finestra”, ciò merita un attestato?

Non solo queste certificazioni non sono limitate a casi di specializzazione come nel caso delle lingue al livello B2, C1 o C2, o nel caso informatico all’amministrazione di sistemi Cisco, ma vengono rilasciati anche in casi di conoscenza basilare e generica.

Potrebbe ancora non esserci nulla di male se non fosse che queste certificazioni hanno lo stesso peso, indipendentemente dai livelli, al momento di compilare la domanda per accesso ad un concorso pubblico (il privato generalmente guarda queste cose ma in modo più dettagliato, chiedendo anche una prova pratica oltre quanto allegato nel curriculum).

Il problema è che queste certificazioni, come i corsi di formazione regionali e professionali, a volte valgono più del voto di laurea.
Le certificazioni linguistiche valgono due punti e questi due punti fanno la differenza in ogni caso sia che tu sia un ingegnere informatico che un laureato il lingua. Per certificare le tue conoscenze all’estero è meglio un certificato che la laurea, eppure le ore di studio spese per il conseguimento dovrebbe sottolineare che c’è evidentemente qualcosa che non va.

Chi è alla ricerca di un lavoro, o ce l’ha ma precario o vuole salire di livello deve prendere più certificazioni e attestati possibili al di là della sua bravura sui libri e sul campo.

Bisognerebbe boicottare il mondo delle certificazioni (almeno quelle di base) e chiedere che si venga valutati secondo parametri effettivi come l’esperienza e l’appropriamento delle conoscenze.

Ma d’altronde come si fa? si può decidere di non bere la Coca Cola o di non usare software proprietario nel proprio pc, ma come si  fa a boicottare qualcosa di necessario per trovare un lavoro?


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