Il 2015 è stato un anno di cose importanti. Importanti perché belle, pesanti da affrontare, ingombranti per poterci fare i conti, importanti perché nuove.
Non voglio dargli un’etichetta unica, perché si è trattato di un anno psichedelico, in cui più di una volta, nel corso dello stesso giorno, ho pensato “sono felice della mia vita!” e “non so se sarò abbastanza forte da reggere il peso degli eventi”. Sì, un po’ schizofrenico, pure.
Le chiusure
Forse questo sì, lo posso dire con certezza: è stato un anno di chiusure. Sono state chiusure fisiche, sentimentali, legali. Non me ne sono fatta mancare una.
Il collo che si chiude in una morsa di stress, il cuore che si chiude per lasciare più spazio al pensiero razionale, una partenza obbligata che chiude possibilità di progettare l’immediato futuro, una firma che chiude 13 anni di vita, un burn out che mi convince a chiudere anche con il lavoro in Clinica.
I viaggi
E poi per sopperire alle porzioni di vita che si chiudono, mi sono mossa moltissimo. Tanti aerei che mi hanno collegato ad altre sponde del Mediterraneo fino al freddo becco del Nord e all’Oceano in agitazione della Great Ocean Road australiana.
E poi c’è stata Barcellona. Che era lì ad aspettarmi a ogni ritorno, con il suo ritmo mediterraneo, il sole che vuole entrare per forza dalla finestra, le colazioni all’aperto, i vermut della domenica, le ore piccole quando meno te lo aspetti, gli amici. La scoperta di questa città adottiva su cui ho iniziato a scrivere in un magazine online.
Un anno riassunto in immagini
Il mio contatore foto supera quota 5000 immagini per questo 2015.
Cinquemila!
Gennaio – Vino caldo e pasticcini a Bergamo Alta
Un anno iniziato al freddo, fra nebbie padane, e nuove città da scoprire e fotografare.
Febbraio – Mi innamoro di Padova (e congelo)
Ma non rinuncio alle tradizioni catalane, all’amato vermut della domenica e alle ultima calçotadas della stagione.
Marzo – libri usati, vermut e calçotadas a Barcellona
Poi è di nuovo epoca di aria salata da passare sull’Isola e staccare un po’ la spina da discorsi troppo impegnativi.
Aprile – Sardegna
E scorrendo le foto scopro che a maggio il leit motiv del mese è stato Andalusia. Molti colori per non pensare alla mia testa confusa.
Maggio – Feria Andalusa
Ma il grande volo è stato quello di giugno, 24 ore per raggiungere la regione di Victoria, Australia.
Giugno – in Australia
Avendo poco tempo per organizzare vacanze estive lontano da casa, il mese di luglio è stato dedicato alla costa catalana.
Luglio – alla scoperta della costa catalana
I trentatré anni festeggiati fra serate in spiagge e abbuffate messicane.
Agosto – Trentatré anni compiuti con gusto
E un movimentato mese di Settembre a Barcellona: fra dimissioni, grandi decisioni lavorative e referendum popolari.
Settembre – dichiarazioni di indipendenza
Le emozioni e le firme di ottobre, passato fra Milano, Cagliari e poi di nuovo Catalogna, con piñatas anticipatrici del Dia de los Muertos.
Ottobre – Milano, Cagliari, Boschi del Montseny
A Novembre sono stanca. Il lavoro mi assorbe moltissimo e la sera ho decisamente bisogno di rilassarmi con il Guerriero – va benissimo anche camminare in strade deserte.
Novembre – vita da freelance e serate in vineria
E infine la nuova baraonda dicembrina, il nomadismo che raggiunge i suoi massimi livelli, ma per lo meno possiamo dare per chiuso un altro grande capitolo.
Dicembre – Grandi traguardi pre-natalizi fra il Nord e l’Isola
…mi viene un po’ il capogiro a riguardare tante foto e fare un sommario di quest’anno così intenso. Ora mi rimane un’altra valigia da preparare. Ce l’ho qui, aperta, ancora vuota, a poche ore dal prossimo aereo.
· E il vostro 2015, con quali parole chiave potrebbe definirsi? ·
✩✩✩ Buon anno a tutti! ✩✩✩