Le cresciole fritte: una squisita prelibatezza del Carnevale marchigiano…

Da Laghezzi @laghezzi

“Se nel pomeriggio passi da casa per il caffè ti faccio le cresciole fritte”

Non sapevo cosa fossero le cresciole,  ma solo a scandire quella parola  così armoniosa mi veniva l’acquolina in bocca.

Il caffè a casa di Flora è un rito e allora non ho mancato all’appuntamento

Le cresciole fritte e sono delle frittelle dolci, croccanti e piene di bolle d’aria, tagliate sul bordo di un piattino,  cercando di far combaciare un taglio all’altro così da avere un maggior numero di frittelle,  tipiche della tradizione carnevalesca marchigiana .

Fritte in strutto bollente e  spolverizzate di zucchero,  sono talmente leggere gustose e buone che  una tira l’altra!

Ingredienti:

  • 300 gr. di farina
  • 2 uova intere
  • 1 uovo di latte ( 2 mezzi gusci pieni di latte )
  • la scorza grattugiata di un limone
  • la scorza grattugiata  di una arancia,
  • 3 cucchiai di zucchero
  • olio di semi per friggere.

Preparazione:

Sulla spianatoia verso a fontana la farina passata al setaccio, e le rompo dentro le uova: aggiungo l’uovo di latte 1 cucchiai di zucchero, la scorza grattugiata del limene  e dell’arancia  e lavoro il tutto con forza  fino ad ottenere un impasto liscio e consistente. Formo un panetto, lo avvolgo in un panno inumidito e lo faccio  riposare per circa un’ora; in frigorifero poi con il mattarello tiro una sfoglia sottile, e con l’aiuto di un bicchiere taglio dei cerchi che vado a friggere in una larga padella con abbondate olio bollente.

Una volta dorate da entrambi i lati le tolgo dalla padella, le scolo  e lo cospargo di zucchero.

Le cresciole o crescioline di Carnevale sono ottime da mangiare ancora ben calde!!!


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