Le dimissioni del papa

La notizia del giorno è senza dubbio la decisione del Papa di lasciare la sua funzione all'interno della Chiesa.É una notizia che nessuno si aspettava e che sta sconvolgendo, ovviamente, non solo l'Italia, ma il mondo intero. Dei precedenti si hanno poche notizie. I casi sono stati in totale cinque, ma in epoche completamente diverse. Il caso più famoso è quello di Celestino V (Pietro Angeleri da Morrone), frate eremita eletto Papa a sorpresa nel 1294 e menzionato da Dante nel terzo Canto dell'Inferno (posizionato tra gli ignavi). Il celeberrimo poeta fiorentino, così, non ha giudicato in modo positivo le dimissioni dell'allora Pontefice, seppur ci fossero state delle ragioni significative. Dopo quattro mesi di pontificato, Pietro Angeleri da Morrone decise di lasciare l'incarico, primo perchè non si era mai sentito adatto per quel ruolo e secondo perchè, sulle sue decisioni, il re Carlo d'Angiò esercitava una grande influenza. Oggi ci troviamo di fronte alle dimissioni di Papa Benedetto XVI e ci risulta difficile spiegare le ragioni di ciò. Egli, questa mattina, fra lo stupore generale, ha affermato che, per l'età avanzata, non riesce più ad esercitare in modo adeguato il ministero petrino. La malattia è stata esclusa, anche dal portavoce del Vaticano, scatenando ancor di più la fantasia dei mass-media.Ancora oggi abbiamo davanti agli occhi la sofferenza del precedente Pontefice, Giovanni Paolo II, che, seppur piegato dalla malattia, non ha abbandonato la sua funzione. Egli era il punto fermo di molti credenti e sicuramente aveva riscosso ben più successo dell'attuale Papa dimissionario. Detto ciò, però, penso che non sia giusto esprimere giudizi affrettati, prima di tutto sulla persona e poi sul suo ruolo. Sì, è stato un Papa piuttosto distaccato dalla gente, ma non era facile ripetere ciò che aveva fatto Giovanni Paolo II, vista anche la sua età.Consapevoli di aver vissuto un importante avvenimento, aspettiamo ulteriori notizie e chiarimenti, con la speranza che sia soltanto un evento e non un precedente, ben differente da quelli del passato.