Le elezioni viste dal Segretario del PdArcore

di Roberto Mollica Bisci
Sono deluso ed amareggiato da questi risultati elettorali, ovviammente, ma ho un po' più di fiducia per il futuro. Segue una mia considerazione su quanto è stato.
Sta di fatto che:
- la campagna comunicativa del PD è stata fallimentare e noi stessi ce ne siamo accorti;- che ogni volta che si mandava in TV la Bindi, Finocchiaro, Latorre and company perdevamo voti;
- che nonostante il tentativo di ricambio generazionale nelle liste non siamo stati in grado di trasmetterlo. Moretti, Renzi, Civati, Giuntella, Orfini, Speranza, Tentori o la ragazza precaria di Brescia di cui non ricordo il nome e tanti altri sarebbero dovuti essere impiegati molto di più in tv ( la campagna elettorale si fa soprattutto lì nel 2013 );
- che le idee politiche e proposte seppur buone nelle idee è stato scarso enll'incisività;- che io stesso mi son ricreduto sulla necessità di rinnovamento totale della classe dirigente di questo partito, nonostante abbia sostenuto Bersani alle primarie, di cui NON MI PENTO in quanto persona onesta capace e competente;
- che il segretario Bersani in ogni caso è a scadenza a ottobre e che in caso di incarico a Primo Ministro si sarebbe dimesso in anticipo e che ha fatto bene a dire che la nave non si abbandona ora (a differenza di Veltroni nel 2009)
- che ci siamo masturbati per mesi su possibili alleanze con questo o con quello che sono stati ANNIENTATI dal voto degli italiani (Casini, Fini, Monti);
- che abbiam passato parte dei nostri giorni a ribattere a quel matto di Ingroia, anche lui annientato alle urne, e che spero vivamente parta per il Guatemala con un biglietto di SOLA ANDATA;
- che abbiam lasciato le piazze a Grillo anzichè andarci pure noi e raccogliere il sentimento popolare;- che abbiamo sottovalutato Silvio Berlusconi fin dall'inizio, cullandoci sugli allori delle primarie;- che abbiamo appoggiato il governo Monti, ingoiando grossi rospi, approvando leggi discutibili dal punto di vista sociale e dell'equità ma solo per senso di responsabilità e, diciamocelo, MANCANZA DI CORAGGIO nel novembre 2011 dove avremmo vinto le elezioni a mani basse, Grillo avrebbe preso almeno un terzo dei voti attuali e il Caimano sarebbe stato definitivamente morto politicamente.
Premesso tutto ciò ora servono due cose che il buon neoeletto Pippo Civati riassume nel suo blog.- tentare di fare un accordo programmatico semplice, concreto e con il Movimento 5 Stelle su legge elettorale, conflitto d'interessi, legge corruzioni e falso in bilancio, dimezzamento parlamentari, riduzione costi politica e due tre provvedimenti economici per cercare di dare ossigeno a famiglie, ceto medio, imprese e consumi. Poi si ritorna al voto.Non servono secoli, ma basta anche un solo anno per fare questo cercando il dialogo sempre e comunque con questi nuovi deputati e senatori che sicuramente avranno voglia di fare e porteranno aria e idee nuove in parlamento. Lo stanno facendo in Sicilia, possiamo farcela pure a Roma.- Rinnovamento del partito nei suoi vertici al congresso ad ottobre. Niente epurazioni, niente rottamazione. Semplicemente una presa d'atto che forse è ora che la generazione dei 50/60 enni del PD DEVE LASCIARE IL PASSO A tutti quelli che ho elencato sopra perchè NON SI DEVE AVERE PAURA DEL CAMBIAMENTO. Siamo un partito riformista, non conservatore.  E se non cambiamo per primi noi, difficilmente riusciamo a cambiare questo paese.
E, citando Michele Serra , per fortuna che forse stiamo - Bersani per primo - capendo che qualsiasi accordo con Berlusconi toglierebbe al PD altri milioni di voti, compreso forse anche il mio.
ps: piccola soddisfazione. Ad Arcore il PD mantiene sostanzialmente i suoi voti rispetto alle precedenti politiche e tutto sommato anche alla comunali del 2011, Umberto Ambrosoli ad Arcore ha preso il 43% contro il 39% di Maroni e che questo risultato deve ancora di più spronarci per portare a termine i prossimi tre anni di legislatura comunale perchè di lavoro ne abbiamo ancora tanto da fare.
 Quindi avanti tutta.