L’ultima gara in qualsiasi sport segna sempre la fine di un percorso nel quale ognuno deve assolutamente fare il resoconto di quello che si è fatto in bene e in male. Verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti e se non sia il caso di cambiare qualcosa. Le verifiche sul raggiungimento degli obiettivi li lasciamo fare ad altri, noi per raccontarvi l’ultima gara dell’ItalBasket in questa avventura in Puglia vogliamo partire dalla gente, ed eravamo lì.
Tantissime persone hanno gremito il Pala-Florio di Bari nelle quattro gare casalinghe degli azzurri di coach Simone Pianigiani, quasi sempre sold out, a dimostrazione che il nuovo corso della nazionale di basket è seguito con rinnovata speranza dagli appassionati della palla a spicchi. Non è mai mancato il calore ed il tifo di un pubblico dal palato fine, che ama il bel gioco, e che non nasconde critiche a nessuno, neanche ad un giocatore NBA che buca una partita.
E’ sono queste persone che nell’ultima gara di qualificazione contro il Montenegro si radunano un ora prima dell’apertura dei cancelli per non far mancare l’affetto ad una nazionale che comincia a piacere, nonostante la partenza falsa, una nazionale che piano piano entra nel cuore della gente. E lo fa grazie ai ragazzi azzurri che non si sottraggono mai all’abbraccio e al calore della gente. Basta vedere come Beppe Poeta e Gigi Datome all’apertura dei cancelli si intrattengono con i tifosi a firmare autografi, a fare centinaia di foto sempre con il sorriso sulle labbra e senza mai una smorfia di noia. Anche all’interno i compagni durante il riscaldamento si concedono ai tifosi festanti.
E’ proprio aria di festa quella che si respira nel palazzetto, nonostante la situazione qualificazione sia ampiamente compromessa. Ma i tifosi vogliono comunque la vittoria e lo cantano subito ad inizio gara. E Bargnani e compagni ad inizio gara sembrano seguire le indicazioni della gente. Sul 7-0 Italia il Pala-Florio esplode in un tributo di applausi, nel time out musiche ritmate stile NBA incitano il pubblico all’applauso. Tutto molto americano, tutto molto coinvolgente!
Come coinvolgente è Nikola Pekovic che appena entra in campo da sfoggio delle sue qualità, apprezzate con gli applausi dello sportivissimo pubblico. L’Italia dopo l’inizio brillante si affloscia su se stessa incapace di reagire, e qui anche il pubblico insieme agli azzurri sembra alzare bandiera bianca. Ma ci pensa il sindaco di Bari in persona Michele Emiliano ad alzarsi dalla sua sedia ed invitare il pubblico ad incitare la squadra. Detto fatto! Il “Mago” inventa il pubblico gode! Ad ogni canestro di Bargnani il palazzetto sembra crollare. Ma i sismografi del mezzogiorno avranno tremato quando Thomas Ress ha inchiodato una schiacciata in faccia ai lunghi avversari, perchè, in quel momento il Pala-Florio sembrava venisse giù.Vogliamo tenerla questa immagine di Ress che prende palla si alza, rimane tanto tempo in aria e poi inchioda al canestro. Dovrebbe diventare l’icona del carattere che la squadra azzurra dovrebbe avere. Lo stesso Pianigiani, si gira verso la panchina e gridando con ampi gesti fa capire che sì! Ci vogliono gli attributi!!!
La gara finisce con la vittoria dell’Italia, una vittoria inutile ai fini della qualificazione diretta, ma nulla è inutile a questo pubblico che tributa un grande applauso a tutta la nazionale e si stringe intorno ai ragazzi azzurri, che anche dopo una gara dura, continuano a concedersi a foto ed autografi. Senza retorica possiamo dire che questa è la nazionale della gente! E i tifosi non possono non essere vicini a questi ragazzi che faranno di tutto per riportare l’Italia nel gota del basket europeo.