Le fantastiche avventure della Fenice: Life is so fucking beautiful!

ok, l'alba che mi è capitato di incrociare questa mattina, non era esattamente così. 

Insomma Signori, non vivo in Paradiso, anche se non posso lamentarmi della mia "valle dei ciliegi" romagnola.diciamo piuttosto che, con il mio stato psico-fisico alterato da un tasso di gioia decisamente superiore ad ogni media, avrei scambiato ogni tipo di inferno per un luccicante e splendente angolo di somma bellezza..ma andiamo con ordine: quali avvenimenti hanno sconvolto in questo modo la vita di questa normale ragazza romagnola?
1) Economia Internazionale/Statistica
ammetto di aver trascorso due settimane a nervi estremamente tesi. Odio essere in questo stato di perenne aggressività dovuta ad un forte ed inevitabile stress, ma è lo stato nel quale cado ogniqualvolta un esame importante si avvicina.ed ecco che allora mi chiudo in camera a studiare, la pelle si schiarisce dato che non vede ormai più la luce di questo tiepido sole semi invernale, le spalle diventano un blocco indistruttibile di cemento ed il mio umore diventa simile a quello di...

L'apice del mio malessere è arrivato giovedì pomeriggio, mentre, alla guida della mia amata Polo tornavo a casa dall'università. Avevo già superato l'esame di economia internazionale seppur non sapessi con quanto, ma il giorno successivo (il venerdì dalle 17 alle 19), avrei dovuto scontrarmi con "la bestia nera" ovvero statitistica. Quel parziale, è inutile che lo dica, è fondamentale per il raggiungimento del mio obiettivo, la laurea. Passato questo parziale e quello che dovrò dare a dicembre, l'esame è andato, concluso, "in tasca": e questo evita un bel problema, ovvero un esame totale a gennaio.carica di questa consapevolezza, con il terrore puro e semplice di non passare l'esame, me ne stavo in auto, nel bel mezzo del traffico della città, ed ecco che lo sento arrivare.. un simpaticissimo attacco d'ansia.fatico a respirare, sento gli occhi caricarsi di lacrime, percepisco una pressione feroce sullo sterno, voglio fermarmi ma non lo faccio.sto perdendo il controllo e mi aggrappo ai miei esercizi di respirazione per riprenderlo.dopo qualche minuto ci riesco, il panico passa ma l'angoscia resta.
L'Elena che, il giorno seguente, si presenta all'università è totalmente diversa da quella del giorno prima, quella dell'attacco di panico in auto.Ora sono semplicemente incattivita, ma nel modo giusto, in modo costruttivo. voglio trasformare la mia angoscia in grinta, l'unica forza in grado di farci superare le difficoltà.Me ne stavo seduta nella saletta ricreazione dell'Università, sorseggiando un caffè, leggendo l'indipendenza lineare di statistica e, al contempo, pensando che i miei capelli avevano la somma urgenza di essere lavati, quando varca la soglia della saletta un volto conosciuto.Volto che più di una volta aveva fatto scatenare la mia fantasia più bassa ed impura.Il volto di C.dopo aver maledetto mentalmente questo destino che vuole farci incontrare le persone soltanto al momento meno oppurtuno (ed io in quell'occasione non ero certamente al top della forma, anzi), Fen, la mia disperata ragione mi dice:- senti stellina, è inutile che fingi di studiare. lo hai visto, ti ha visto, quindi alza quei capelli senza un senso dal foglio e salutalo -con il viso tirato da un misto tra imbarazzo e fatica, lo saluto.- Buongiorno Prof! - Ah, ecco, non vi avevo accennato questo piccolo particolare. C, è il tutor di Diritto costituzionale comparato nella mia facoltà, materia oltremodo noiosa, esame che diedi a suo tempo quindi esame che non dovrò più sostenere, quindi possibilità in meno di vedere C (è anche amico di un mio caro amico, quindi spero di riuscire a raggiungerlo ugualmente in qualche modo!).- Oh, ciao... - ed inizia a massacrarmi con una lunga invettiva contro gli studenti che si ritrova, studenti che non studiano ma bramano un voto alto come fosse pane e loro a digiuno da mesi.non lo ascolto, in quanto sono troppo impegnata a guardare quei flash che la mia mente mi presenta come fossero brevi cortometraggi hot.il nodo della sua cravatta nera slacciato, mani che toccano pelle, pelle che brucia dal calore che emana, mani che bruciano perché brucia la pelle, l'umida morbidezza di labbra che si incontrano..fortunatamente dopo dieci minuti se ne va, liberandomi dallo spettro di una fame che si manifesta senza che io possa fare nulla per impedirlo.ed ecco che torno a concentrarmi totalmente su Statistica.L'esame, alla fine, risulta facile. mezz'ora prima dello scadere del tempo, è tra le mani del professore ed io sto per andarmene dalla facoltà.ma proprio mentre tocco con la mano destra la maniglia della porta...- signorina - il professore mi sta guardando con espressione neutra.tra le mani ha il mio compito corretto, il verdetto.Corro come una disperata alla cattedra, afferro il compito e guardo il voto.26.dopo averlo ringraziato almeno un centinaio di volte, scappo dalla facoltà diretta a casa. sono distrutta, vorrei soltanto dormire ma sono troppo felice per farlo.l'impegno è stato premiato.ed io sono al settimo cielo.
2) newz: 

è il miracolo di una nuova vita che arriva su questa terra a farci comprendere quanto sia bello esistere.La Fenice/Elena diventa zia signori e signore.vi do questa notizia con le lacrime agli occhi perché sono estremamente contenta ed orgogliosa di quel fantastico uomo che presto diventerà papà, mio fratello.
3) progetti, progetti, progetti:"la mia testa è un focolaio di progetti" amici!molti di questi partiranno prestissimo e riguardano proprio il Diario.insomma: I love being a blogger!
e così questa notte la Fenice ha festeggiato: ha ballato fino al mattino con una carissima amica per celebrare soltanto una cosa: la vita, in ogni sua forma.una vita che ti toglie tanto, ma che da ancora di più!
un bacio a tutti!