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Le Fiamme Gialle visitano Google Italia

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

27 November 2012 - Le Fiamme Gialle hanno fatto visita a Google. Ieri nel primo pomeriggio gli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano si sono recati nella sede di Big G, vicino a Piazza San Babila, per effettuare un “accesso a fini amministrativi”. Tecnicamente, spiegano dalla Gdf, non si tratta di una vera e propria perquisizione, poiché non è stata disposta dall’autorità giudiziaria e il materiale utile alle verifiche fiscali è stato soltanto “preso in prestito” e non sequestrato, ma le modalità di esecuzione sono le medesime. Per quanto si tratti di «una normale attività di routine» che non è stata avviata, assicurano dalla polizia tributaria, in seguito a un esposto. Per avere i risultati dell’accertamento – e dunque per capire se il motore di ricerca di Mountain View abbia posto in essere un’eventuale attività di elusione nei confronti del fisco italiano –Le Fiamme Gialle visitano Google Italia bisognerà attendere un mese e mezzo. Il contesto entro il quale si è mossa la Gdf è invece chiaro, e rientra nella battaglia della Commissione europea contro le multinazionali che, pur essendo presenti in tutti i Paesi europei, pagano le tasse soltanto in Irlanda, dove l’aliquota è al 12,5% rispetto a un’imposizione che, in Italia, arriva al 68,3% dei profitti. (Fonte: Pwc su dati Eurostat) Il tema è dunque se a Milano si fa attività commerciale o se si eseguono soltanto gli ordini che arrivano da Dublino. La posizione ufficiale della società è che in Italia sono occupati soltanto consulenti, soprattutto nel marketing, ma fonti interne alla società – pur affermando che tutti i contratti arrivano dall’Irlanda – ammettono che il personale italiano svolge anche attività commerciale. Contattata da Linkiesta, la società rende noto che: «Google rispetta le leggi fiscali in tutti i Paesi in cui opera», aggiungendo: «Siamo fiduciosi di rispettare anche la legge italiana. Continueremo a collaborare con le autorità locali per rispondere alle loro domande relative a Google Italy e ai nostri servizi».comunicato stampa 27 novembre 2012


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