Le polemiche sul disastro di Pompei con i suoi continui crolli finisce col diventare un caso internazionale. Prima la UE che lancia un monito al nostro Paese, poi l’accusa nei confronti del nostro Governo da un importante giornale francese, Le Figaro. Il quotidiano in sostanza analizza la questione, indicando nella politica italiana il colpevole numero 1.
Vi mostriamo alcuni interessanti passi dell’articolo in questione: “Un’amministrazione impotente assiste al crollo dei tesori di una civiltà. E le pesantezze della burocrazia bloccano l’attuazione di lavori urgenti. Lo Stato italiano lascia le rovine di Pompei all’abbandono”.
Il quotidiano Le Figaro, poi, continua la sua denuncia elencando tanti altri luoghi storici e culturali lasciati allo sbando dallo Stato italiano: a Biblioteca di Brera a Milano, Villa Adriana a Tivoli, la biblioteca Girolamini a Napoli, la Domus Aurea a Roma, Volterra, e anche i palazzi reali di Caserta e Carditello, la cittadella di Alessandria, i templi di Agrigento, il sito di Sibari in Calabria o di Tuvixeddu in Sardegna.
Ancora una volta dobbiamo assistere al giudizio di chi, a ragione, ficca il naso in casa nostra mopstrandoci la vergogna di un Paese sempre più in uno stato di decomposizione. Ma noi meridionali siamo gente dura a morire.