Chi abita a Roma e dintorni, o chi vi capita nel periodo di Carnevale, avrà sicuramente sentito parlare delle celebri frappe di Simona di Ostia, titolare della “Boutique della Frappa”. E’ una piccola pasticceria di Ostia, situata in via delle Repubbliche Marinare 50, che sforna quasi esclusivamente frappe ed è aperta unicamente nel periodo di Carnevale.
Lo scorso anno, dopo aver sentito decantare infinite lodi sulla bontà di queste frappe e dopo aver visto decine di fotografie postate su Facebook, ho deciso di togliermi il dubbio e andare a vedere di persona. Perché come San Tommaso, se non vedo non credo. Anche in cucina ovviamente. E così, io, Gianluca e tutta la mia famiglia al completo, abbiamo organizzato una spedizione e ci siamo diretti a Ostia per assaggiare le celebri frappe di Simona. Arrivati davanti alla pasticceria, tra l’altro molto piccola, ci siamo ritrovati di fronte una trentina di persone, abbiamo preso il numeretto, siamo andati al bar per un’oretta e abbiamo continuato ad attendere ancora prima del nostro turno. Entrando nella boutique della frappa siamo stati travolti dal profumo di zucchero e miele, poi – quasi stordite – io e mia sorella abbiamo ordinato due vassoi, anzi tre (uno era per il prof di mia sorella), per poter assaggiare sia le frappe classiche, decorate con lo zucchero a velo, sia quelle al miele, che a quanto sembra vanno per la maggiore. Usciti con i pacchetti, ci siamo seduti sulla prima panchina libera e via alle danze: le frappe sono arrotolate e formano una sorta di girella di sfoglia, la pasta è infatti sottilissima, croccante e dorata, asciutta e dal sapore intenso di vaniglia. E’ una delle poche frappe che non stomacano: te ne potresti mangiare un chilo e volerne ancora. In effetti, è la migliore frappa mai assaggiata, l’unica pecca: il costo esorbitante. D’altra parte se tutta Roma si riversasse a casa mia solo per assaggiare le mie frappe, il prezzo lo alzerei anche io.
Dopo l’esperienza positiva, io e mia madre non potevamo non affrontare questa ennesima sfida culinaria: escogitare una nuova ricetta e rifare in casa le frappe di Simona di Ostia. A conti fatti, o meglio – a frappe fritte – il risultato è stato entusiasmante e più facile del previsto, perché il segreto è nella sfoglia, che deve essere sottilissima, in grado di rimpersi al primo morso. Ecco quindi la ricetta storica di mia madre, opportunamente modificata, provata e riuscita. Difficile dire se il risultato è identico; di sicuro questo Carnevale le frappe ce le facciamo a casa.
Frappe Simona Ostia: ricetta
ingredienti per 15 persone circa
1 kg di farina
100 g di zucchero
60 g di strutto (o in alternativa il burro)
6 uova
2 bicchierini di Marsala secco (o in alternativa del vino bianco)
la scorza grattugiata di 2 limoni non trattati
1 bustina di vanillina o i semini di un baccello di vaniglia
2 bustine di zucchero a velo o miele per la decorazione finale
2 litri di olio di semi di arachide
Frappe Simona Ostia: ricetta illustrata passo per passo
- Per prima cosa, preparate a dovere il vostro piano di lavoro: versate la farina a fontana e al centro versate lo zucchero, le uova, il Marsala, la scorzetta grattugiata dei limoni, lo strutto a fiocchetti, la vaniglia e mescolate bene per amalgamare. Poi impastate energicamente fino ad ottenere un un impasto morbido, liscio ed omogeneo. Date all’impasto la forma di una palla e coprite con un panno pulito, quindi lasciate riposare per un’ora circa in un luogo coperto.
- Trascorso il tempo di riposo, riprendete la pasta, stendetela prima con le mani, poi con il mattarello ben infarinato e tirate una sfoglia sottile. A questo punto, aiutatevi con la macchinetta per la pasta fresca (è importante per la buona riuscita di queste frappe, se proprio non volete comprarla dovrete faticare un po’ di più con il mattarello). Tagliate l’impasto a strisce e passatele nella macchinetta fino ad ottenere uno spessore di circa 2 millimetri.
- A questo punto tagliate le sfoglie ottenute in tante strisce di dimensioni più o meno regolari (3 cm per 15 cm circa) con la rotella taglia-pasta a zig-zag. Una volta ottenute tante strisce di uguali dimensioni, arrotolate delicatamente e realizzate tanti fiocchi o girelle (come vi rimane più comodo, tanto la consistenza e il sapore non cambieranno). Il passaggio più importante è l’assottigliamento della pasta: più è fina e più sarà vicina alle frappe di Simona di Ostia.
- Una volta preparate, sistematele su un vassoio, friggete le frappe in abbondante olio bollente fino a quando non saranno ben dorate (anche questo passaggio è importante, altrimenti rsulteranno bianche e saranno meno croccanti di quelle originali).
- Una volta ben cotte, scolatele e sistematele su un vassoio coperto con carta assorbente, attendete un paio di minuti, poi spolverizzatele con dello zucchero a velo o con del miele liquido e servite!