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Le Giornate della Laicità a Reggio Emilia per parlare delle "parole della laicità"

Creato il 20 aprile 2012 da Robertoerre

 

Laico

 

Sono “Giornate della Laicità” quelle che si svolgono a Reggio Emilia dal 20 al 22 aprile 2012 dedicate a “Le parole della laicità”.La necessità di ribadire il primato della scelta del cittadino, autonomo, indipendente, responsabile, e il pluralismo dei valori nella determinazione dei diritti civili da parte dello Stato. Si svolge a Reggio Emilia la terza edizione di Giornate della Laicità, occasione ormai consolidata di discussione ed elaborazione delle nuove frontiere del pensiero laico e dei concetti di democrazia, cittadinanza, Stato di diritto. Quest'anno, dopo il successo delle precedenti edizioni, il Festival sarà dedicato al tema "Le parole della laicità”, sottotitolo “Autodeterminazione vs minorità”: l’idea è quella di mettere a confronto una coppia di parole antitetiche, per sottolineare la distanza di scelta tra chi pratica il valore della laicità, e chi si ispira a scelte clericali, dipendenti o meno da una opzione religiosa. Organizzate da Iniziativa Laica in collaborazione con Arci di Reggio Emilia, la rivista “Quaderni Laici” di Torino e il Centro Studi Politeia di Milano, le Giornate della Laicità stanno crescendo di anno in anno, riscuotendo ogni volta un successo maggiore: nel 2011 sono state diverse migliaia le persone che hanno partecipato agli appuntamenti, provenienti non solo dall’Emilia Romagna ma anche dalle regioni del Nord e del Centro.

Il programma, articolato in oltre 30 appuntamenti tra lezioni magistrali, interviste, confronti e contraddittori, spettacoli, in alcuni tra i luoghi più significativi della città, dal Teatro Municipale all’Università, vedrà la partecipazione di alcuni tra i più importanti pensatori del nostro paese, esponenti del mondo filosofico, accademico e scientifico, tra i quali don Franco Barbero, Marco Bellocchio, Carlo Flamigni, Giulio Giorello, Piergiorgio Paterlini, Fabio Picchi, Telmo Pievani, Massimo Recalcati, Carlo Alberto Redi, Gian Enrico Rusconi, Chiara Saraceno, Anna Maria Testa, Gianni Vattimo, Carlo Augusto Viano.

“Anche per quest’edizione abbiamo preparato un programma di notevole levatura, con nomi importanti del panorama filosofico e sociologico nazionale” spiega Giorgio Salsi, direttore delle Giornate. “Oggi come non mai c’è, da parte dei cittadini, una domanda, spesso inascoltata, di laicità e libero pensiero, e un’offerta negata di alcuni diritti civili basilari, su tematiche quali aborto, ricerca scientifica, convivenza tra le persone, concepimento della vita e controllo delle nascite, 

disponibilità della vita nei momenti terminali”. Sempre più quotidianamente si assiste a un’ingerenza della Chiesa sul tema dei diritti civili, con un tentativo della gerarchia ecclesiastica di imporre la morale cattolica a tutta la società, e non solo ai propri fedeli, a discapito dei principi costituzionali. Tale interferenza, il più delle volte, finisce addirittura col trasformarsi in un ostacolo nei confronti della disciplina dello Stato, una cosa impensabile in una Repubblica di diritto e democratica come la nostra. A nulla valgono gli esempi provenienti dal panorama internazionale, da nazioni non certo schierate a sinistra, come la Germania o la Gran Bretagna, dove i diritti civili vengono trattati, al di sopra delle singole confessioni, per quello che rappresentano, diritti fondamentali che devono essere garantiti a ciascun cittadino.

Le cronache degli ultimi giorni mostrano esempi piuttosto eloquenti, basti pensare alle polemiche seguite alla sentenza della cassazione n. 4184, con cui sono stati affermati l’egual diritto delle coppie gay a una vita familiare, la possibilità di vivere liberamente la loro condizione di coppia e avere un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge ai coniugi. O ancora, al grande dibattito intorno al testamento biologico e alle dichiarazioni anticipate di trattamento, che ha evidenziato la pretesa, da parte di alcuni, di sottomettere le vite dell’intera società civile ai propri convincimenti ideologici, riducendo una questione giuridica a un atto di fede, ed escludendo del tutto la libertà di scelta dei singoli cittadini. La gerarchia ecclesiastica cerca di mantenere i cittadini in uno stato di minorità e infantilismo, dimenticando come invece il cittadino, autonomamente, responsabilmente e indipendentemente, abbia la capacità di scegliere egli stesso la base dei valori ai quali credere”.

 Sarà Carlo Flamigni, padre della fecondazione assistita, ad aprire le Giornate venerdì 20 aprile alle ore 17 presso la Sala degli Specchi del Teatro Municipale; di particolare interesse poi sarà l'incontro, domenica 22 aprile alle ore 10, con il regista Marco Bellocchio. Il momento finale, domenica 22, preceduto dall'intervento dell'attrice Lella Costa, sarà la Cena Laica presso il Ristorante del Centro internazionale Loris Malaguzzi. Le giornate sono anticipate da iniziative di presentazione a Torino, Milano, Parma, Forlì.

 

La vendita dei biglietti presso la sede Arci di Reggio Emilia e presso l' Infopoint del Teatro Valli.

 

www.giornatedellalaicita.com

 


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