Immaginate un pentolone d'acqua bollente.Ma proprio bollente,senza mezze misure .
Se provate ad immergervi una rana questa schizzerà fuori,come se avesse il diavolo in persona alle calcagna.
E si salverà la vita.
Semplicemente.
Immaginate ora di immergere questa rana in un pentolone d'acqua fredda.
La rana ci si troverà bene,in un ambiente consono.
Immaginate di accendere il fuoco sotto al pentolone.
La rana continua a trovare l'ambiente ancora gradevole,magari inizia anche a nuotare.
La temperatura sale.
Ora si sente un pò affaticata ma non reagisce.
Continua a stare lì.
Ora l'acqua è calda.La rana sente la spossatezza,l'ambiente è sgradevole.Ma ormai è stanca e sopporta.
A questo punto l'acqua è irrimediabilmente bollente.La rana è sfinita.
Muore.
Muore bollita.
Questo esperimento crudele è stato fatto nel 1882 dalla John Hopkins University.
Cosa voleva dimostrare?Che un cambiamento improvviso repentino scuote immediatamente le coscienze.
Invece lenti e continui cambiamenti,giornalieri,piccoli ma costanti muteranno per sempre le condizioni,in maniera irrimediabile.Le coscienze verranno sopite,addormentate inesorabilmente.
però secondo me c'è un risvolto positivo anche nella rana bollita.
e riguarda la nostra sfera personale,non i massimi sistemi.
Penso a quante volte mi sono ripetuta:a dieta da domani.
O da domani inizierò ad essere così.
Imparerò a dire no.
Spezzerò le mie catene.
Mi allontanerò dalle persone che mi fanno star male.
Ma il cambiamento repentino,la novità fulminea provocherà la stessa reazione della rana a contatto con l'acqua bollente.lei scappa.
E scapperemo anche noi
Ma se invece provassimo lentamente?
Se lentamente rinunciassimo a quella fetta di torta,a quella idea,a quel comportamento,a quella persona che ci fa star male.
Cinque minuti e il comportarsi come se.
Comportarmi come se fossi più magra,se mi impegnassi di più,se riuscissi a dire no.Infilateci quello che volete in questo se.
Ma lentamente.
Come lentamente si scalda l'acqua della rana bollita.
Come lentamente la rana si abitua al cambiamento che per lei sarà oggettivamente mortale.
Lo sarà anche per noi.
Morte di quello che era e nascita del nuovo.
Se non altro per rendere onore e non lasciare vano il sacrifico di quella povera ranocchia indifesa.
Girelle alla mortadella
per l'impasto:
500 gr farina
1 bustina lievito istantaneo per tote salate
7 gr sale
2 cucchiai di strutto o olio extravergine o burro
100 ml latte
acqua quanto basta
per la farcia:
2 cucchiai di ketchup
1 cucchiaio di origano
1 mozzarella(o 100 gr provola dolce)
150 gr mortadella a dadini
per la superficie:
parmigiano grattugiato
basilico essiccato
Preparate la pasta mescolando tutti gli ingredienti indicati.Aggiungete tanto acqua fino ad ottenere un impasto morbido .Lasciatelo riposare per una decina di minuti.
Stendere poi questo impasto a forma di rettangolo e unire tutti gli ingredienti della farcia.Spalmare i due cucchiai di ketchup,unire la mozzarella e la mortadella a dadini,spolverare con l'origano e richiudere formando un rotolo.
Tagliarlo in singole "rotelline" non molto spesse.
Metterle su una placca rivestita da carta forno ,spolverarle con il parmigiano e il basilico e cuocerle a 180 gradi per una ventina di minuti.
Potete anche preparare prima il tutto e poi congelarlo.In tal caso potrete prendere le rotelline congelarle e cuocerle poi direttamente nel forno,senza scongelarle prima.