Celebrity resort è il St. Regis Princeville sull’isola hawaiana di Kauai
Dicono che George Clooney e la sua ex fidanzata, Elisabetta Canalis, stupirono tutti con la loro semplicità: nessun vezzo, né capriccio da star; passeggiate lungo la spiaggia, mano nella mano, chiacchierate e tanto relax a bordo piscina.
Le news-gossip di mezzo mondo sembrarono stupirsi, invece, per la cifra (6500 dollari a notte), pagata per la Royal Suite del St. Regis Princeville, sull’isola di Kauai, dove l’attore americano era impegnato a giare il film, “The descendants”. Non è stato appurato che l’appartamento in questione misuri ottocento metri quadrati, ma che sia il top tra le suites disponibili nell’albergo, questo è certo: «Un santuario d’eleganza e raffinatezza, dove il servizio è elevato a forma d’arte», sostiene la brochure.
In ogni caso, il St. Regis è sì un ottimo hotel, anche se piuttosto datato, nonostante un recente restyling. Più attraente è, per esempio, il set utilizzato per un film di Bob Rafelson, ormai caduto nell’oblio, che vedeva due prime attrici, un’affascinante e pericolosa seduttrice (Theresa Russel) e una detective dell’FBI (Debra Winger), protagoniste di “La Vedova Nera” (Black Widow), in parte girato proprio alle Hawaii, con tanto di spettacolare e imprevista eruzione del vulcano Kilauea.
Alla Royal Suite del St. Regis, che ha allietato la celebre coppia, si accede mediante un vestibolo privato; gli arredi seppur di lusso, peccano notevolmente da Hawaiian style, ma la vista sull’oceano e dei suoi colori screziati è davvero strabiliante. La residenza si compone di un ampio living, con annessi saloni per l’intrattenimento, angolo pranzo, due stanze da letto (una per eventuali ospiti), una Spa privata, “kitchenette” di tutto punto, mentre, il servizio dedicato offre anche l’assistenza di un maggiordomo factotum.
«Benvenuti nella nostra casa sull’isola», la frase racchiude il senso dell’accoglienza riservata agli ospiti del St. Regis, che, per certi versi, rimane leggendario per le Hawaii, fra i primi hotel di classe che ridefinisce il sinonimo di “fuga tropicale” nel lusso e nel comfort. Di livello anche l’elegante Spa, Halele’a e il ristorante, Mailani at Makana Terrace, che esalta i sapori locali nella direzione di un valente chef come Jean Georges Vongerichten. Tante pure le attività ludiche: golf, escursioni nella foresta pluviale, a cavallo lungo le scogliere e le splendide spiagge; da provare gli sport dell’isola, come il “kayaking” e il “surfing” nella baia di Hanalei.
Clicca per vedere la presentazione.Lasciando Kauai e il rifugio di lusso che ospitò la coppia Clooney-Canalis, l’intero arcipelago delle Hawaii, nell’Oceano Pacifico, merita senz’altro un viaggio. A Oahu, l’isola di Honolulu, celeberrima per i vari set di “Lost”, sparpagliati nelle sue foreste, i grattacieli si stagliano tra oceano, giungla tropicale e piantagioni d’ananas; Waikiki, che, sullo sfondo di grandi catene alberghiere, detiene ancora il primato della spiaggia più famosa al mondo; Diamond Head, nell’area dei crateri spenti, che incanta per i suoi villaggi rilassati e le spiagge incontaminate.
Maui è l’isola più selvaggia, formata da due vulcani estinti: West Maui Mountain e Haleakala; qui c’è la sorprendente Road to Hana, trentacinque miglia a congiungere due cittadine e un percorso attraverso foreste, cascate, laghi, scogliere a picco sull’oceano, in una variegata e grandiosa scenografia naturale tra le più belle al mondo.