Le Idi di Marzo – di G. Clooney

Creato il 07 dicembre 2011 da Oggialcinemanet @oggialcinema

“Le Idi di Marzo” di George Clooney, è un avvincente dramma politico ambientato durante le primarie in Ohio per la presidenza del Partito Democratico; il film narra la vicenda di Stephen Meyers (Ryan Gosling) un guru della comunicazione che, sotto la supervisione di Paul Zara (Philip Seymour Hoffman), cura la campagna elettorale per il governatore Mike Morris (George Clooney), candidato alla presidenza ed uomo politico sostenitore dei più profondi valori della Costituzione. Il giovane addetto stampa, considerato da tutti il migliore sulla piazza per lealtà e diplomazia, scoprirà ben presto che Morris è totalmente incoerente con gli ideali professati e si ritroverà pericolosamente coinvolto in un sistema di inganni e corruzione; un sistema in cui i deliri di onnipotenza, le regole infrante senza alcuna remora e le vergognose manipolazioni del processo democratico costringono chiunque a scendere a compromessi con se stessi pur di raggiungere il proprio obbiettivo.
Il film si apre e si chiude con l’immagine di un uomo al buio posizionato davanti a un microfono per una prova audio. A parlare però, alla fine, non è più lo stesso di prima ma un uomo che ha profondamente cambiato la sua visione del mondo, che ha perso entusiasmo e, quel che è più grave, ha perso la dignità sacrificandola in nome del potere e della vendetta.

“Le Idi di Marzo” è un thriller dal ritmo lento ma costante, in cui ad ogni azione corrisponde una reazione solitamente tremenda, e in cui ogni personaggio gioca con gli altri come se fossero pedine in un’enorme scacchiera. La pellicola è dotata di ironia tagliente e dialoghi aspri ed intensi che mantengono sempre alta l’attenzione dello spettatore. La trama, che si snoda tra finzioni, ricatti, complotti, giochi di potere, reati e scandali sessuali, svela il dietro le quinte della politica americana; la politica vista come una partita a poker dove conta solo saper bluffare, mentre valori come la lealtà e lo spirito di squadra ti possono solo danneggiare. Attraverso il mutamento del protagonista, “Le Idi di Marzo”, che guarda sin dal titolo alla vicenda storica di Giulio Cesare, sembra volerci ricordare come la democrazia stia sempre più trasformandosi in una parola che si è svuotata del significato originario per includere invece opportunismi e compromessi da cui nessuno è esente. Gli ideali finiscono fuori daalla finestra, la lealtà è un sentimento vecchio e gli amici sono pronti a pugnalarti alle spalle: proprio come in quel lontano giorno del 44 a.C., quando la democrazia imparò la sua prima, sanguinaria lezione. Clooney non risparmia neppure il mondo dei media analizzando il rapporto tra la comunicazione che genera, e allo stesso tempo, controlla e determina il potere. 

Da segnalare la grande prova di Ryan Gosling, assoluto protagonista della scena dal primo all’ultimo minuto, attore sagace dallo sguardo beffardo che riesce nell’ardua impresa di rubare il campo a George Clooney che per sé ha ritagliato un ruolo decisamente minore, cinico e distaccato, ma dal grande potenziale drammatico. Il regista affida all’attore già protagonista a Cannes con l’osannato “Drive” di Nicolas Winding Refn, un ruolo cruciale per il funzionamento dell’intero film, disegnando su di lui un personaggio duplice e scomodo che subisce una dolorosa e traumatica evoluzione morale. Grandiosi Philip Seymour Hoffman e Paul Giamatti in due ruoli collaterali ma assai efficaci, agli antipodi come ideali e di grande impatto sulla narrazione; bravissima anche la giovane Evan Rachel Wood nel ruolo della stagista, fondamentale nella svolta thriller del film che segna un repentino cambio di ritmo che ad un certo punto si fa decisamente più incalzante.

NOTE


Prodotto dalla Smokehouse di George Clooney e Grant Heslov insieme alla Appian Way Productions di Leonardo DiCaprio, il film è tratto dalla piece teatrale “Farragut North”, scritta nel 2004 dal giovane scrittore Beau Willimon che fece tesoro della sua esperienza appena conclusa in Iowa all’interno dello staff dell’aspirante candidato alla Presidenza Howard Dean. Il film era pronto nel 2007 ma vista l’elezione di Obama e la rinnovata fiducia nella politica e nelle istituzioni, i produttori hanno deciso di rinviarne l’uscita. Oggi che del sogno di un nuovo rinascimento politico e culturale sono rimaste solo le ceneri, è un ottimo momento per (ri)vivere le “Idi di marzo”.

di Alessandro Burgio








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