Le infedeltà femminili: seconda puntata, (cause ed effetti).

Dove eravamo rimasti? Eravamo rimasti al 10 dicembre 2013 dove accennavo alle motivazioni che potrebbero portare una donna a decidere di compiere l’atto di infedeltà, nei confronti del marito o compagno. Atto che senza ombra di dubbio alcuno, verrà considerato dalla stra grande maggioranza in modo fortemente negativo. Non avrà scusanti e nemmeno alibi, non verrà presa in considerazione nessuna attenuante per la donna traditrice. Di lei fedigrafa ed immorale, non affidabile, donna poco seria, ruba mariti, rovina famiglie, distruggi fidanzamento, spesso apostrofata con il noto epiteto”puttana”, donna di malaffare, madre non degna di crescere i propri figli…. si saprà solo e per sempre, che ha tradito i patti matrimoniali, venendo meno alle promesse fatte e sigillate con quelle tanto decantate firme apposte sul registro dei nati e dei morti. No pardon ,scusatemi! Sul registro dei matrimoni. Agli occhi dei benpensanti che si fermano solo alle apparenze e non guardano al di là del loro naso, il giudizio è stato espresso, il marchio è stato apposto come la rosa tatuata sul bavero della di lei giacca e lì vi rimarrà nei secoli. Quando si parlerà della tris nonna, la si ricorderà solamente per la liaison con il tris avolo vicino di casa, con il quale fu sorpresa in gravi ed immorali, quanto ininnominabili ed inequivocabili atteggiamenti amorosi, volti al tradimento ed al disonore del marito, devoto e comprensivo compagno di talamo nuziale. Non si parlerà mai di lei in presenza di minori, o se questa verrà nominata per dolo,ci si affretterà a farsi subito il segno della croce, come si parlasse del diavolo in persona. Non verrà ricordata per aver salvato dalla furia omicida di pericolosi delinquenti nazisti, centinaia di persone, o non verrà menzionato il grande lavoro di ricerca medica svolto al fine di trovare quella x medicina che salverà milioni di vite umane. Non sarà ricordata per aver cresciuto dievi figli, facendoli studiare e diventare persone d’alto lignaggio, non si menzionerà mai di quelle opere di bene fatte al paese. Pensate amici miei: una donna, per il semplice e fortuito caso di nascere donna, non può e non potrà mai permettersi l’errore o il lusso, dipende dalle situazioni, di compiere un gesto di tradimento, un errore di percorso, un sentimento reale o platonico che riguardi un altro compagno che non sia quello dichiarato sui registri. Fu vera e mera relazione clandestina con l’aggravante dell’atto sessuale? Fu semplice e banale avventura? Fu perdita del senno per l’altro? Di una notte, di un mese, di un anno, di una vita, non sto a decifrare la modalità e lo svolgimento della relazione che ella va costruendo, ma mi preme molto sottolineare il dato certo che non verrà mai e poi mai perdonata o dimenticata per ciò che ha commesso. Trattasi di adulterio nel nostro caso, di conquiste femminili nel caso degli uomini. La cassa non mi quadra, il bilancio con i suoi mastrini di “DARE” e “AVERE” non fa zero. Per un attimo, insieme, ribaltiamo la frittata e fingiamo che sia stato il tris avolo a tradire ripetutamente e con diverse femmine, la moglie. Egli, vivendo una doppia vita, si reca quotidianamente dall’amante ufficiale con la quale ha avuto una bambina, che difficilmente riconoscerà o meglio che fa finta di non conoscere, facendo nascere comunque una doppia famiglia. (v. Fausto Coppi e la Dama Bianca, Enzo Ferrari..ndr).Alla bisogna, quando “darà di matto” e avrà voglia di novità piccanti e necessiterà di sesso estremo (e per estremo mi riferisco solo a pratiche orali o anali che non costumavano tra moglie e marito!) , si dirigerà al bordello del paese. Come verrà egli guardato e considerato dagli altri, dalla gente comune?  Ma è semplice! Un grande amatore, un uomo dalle indiscusse qualità amatorie audaci ed impetuose, un grande e forte maschio, integerrimo, tutto casa, lavoro, chiesa, bordello e amante! Un uomo di sana e robusta costituzione, fertile che ha saputo generare un’altra vita, mentre la moglie poverina! frigida e pure sterile, un uomo che ha dovuto sposare la moglie per motivi che non ripeto e che troverete nei post dedicati alle infedeltà maschili. Bene, tornando alla nostra traditrice, provo (anche se mi è molto difficile), a prendere in considerazione alcune tra le cause, che porterebbero una mia simile a recarsi in un letto altrui. La prima causa che mi viene in mente è la non considerazione come donna e come essere umano, da parte del compagno o marito (per me è la stessa cosa…) nei suoi confronti. Il sentirsi trascurata e messa da parte come una scarpa logora e non più attraente agli occhi di lui. Potreste dirmi che ciò avviene con il trascorrere del tempo, con il passare dei decenni assieme, che la cosa è reciproca,  io potrei rispondervi che non deve mai venire a mancare questa componente essenziale, la considerazione ed il corteggiamento nei confronti di vostra moglie deve sempre esistere. Far sentire la donna al centro dell’universo del suo uomo, farla sentire intelligente ed importante, non trascurarla per il lavoro o per i figli (scusa spesso usata..),farle comprendere che è l’unica con la quale raggiungere livelli altissimi di intesa non solo sessuale. Questi ingredienti, a mio avviso, sono fondamentali per evitare un eventuale futuro tradimento. Un’altra causa potrebbe essere il rendere pan per focaccia: so con certezza che mi hai tradita, quindi alla prima occasione ti rendo il favore. Mossa pericolosa, avventata, da non farsi a caldo, ma va ragionata a mente lucida e a freddo, molto tempo dopo aver appreso del tradimento subito. Ci si potrebbe pentire amaramente per aver commesso un imperdonabile leggerezza, o peggio, si parte con il chiodo scaccia chiodo poi ci si innamora per davvero. Possibilità quindi di recuperare con il marito? Meno zero. Si può anche tradire per vizio e sfizio, così come raramente si riesce ad abbandonare il vizio del fumo: traditori si nasce e difficilmente ci si redime. Questo in entrambi i casi, precisiamolo! E’ molto dolorosa e triste, anche la situazione nella quale si arriva ad un punto di non ritorno. La donna non prova assolutamente più nulla nei confronti del proprio uomo, non lo riconosce più come colui che le ha fatto conoscere la gioia infinita, ma anzi! al solo guardarlo prova ribrezzo e un senso di estraneità totale a quel viso e a quel corpo, non ama più nulla di lui ed il solo odore le provoca nausea e sente ripugnanza. Non desidera più continuare quel percorso iniziato insieme, ma non si sente ancora pronta per separazioni ufficiali. Quindi, per essere sicura di non sbagliare la mossa che la porterebbe ad allontanarsi in via definitiva dal marito, prova a relazionarsi concretamente o platonicamente con un altro uomo, che può avere le caratteristiche a lei più congeniali, quelle che in tutta probabilità aveva anche il marito, anni prima quando si conobbero e si frequentarono le prime volte. Ella, con raziocinio ed estrema lucidità,azzarda, tenta, sperimenta nuovi orizzonti e prova clandestinamente ad “imbastire” una conoscenza semiseria, con escamotage d’ogni tipo. Deve vedere ed appurare, se può funzionare con il nuovo candidato o se quel momento di allontanamento totale dal marito, non fosse per l’appunto solo un momento. A questo proposito nutro forti dubbi che una donna possa innamorarsi e disinnamorarsi a comando di mouse, ma per avere una svariata panoramica di cause, prendo in esame anche questa possibilità. E se si fosse sposata per ordine di altri? Per convenienza danarosa, per titolo nobiliare imposto dai genitori, perché era una ragazza madre ed ha trovato un brav’uomo, pronto ad accudire lei ed il bambino? E se il marito fosse impotente o non in grado di soddisfarla sessualmente, non intendendo minimamente mettere in discussione la sua virilità e quindi non intraprendere un percorso di aiuto medico? Raramente un uomo ammetterà le proprie debolezze sessuali, debolezze o mancanze non condannabili, per carità! ma curabili al giorno d’oggi, con medicine, colloqui e altri mezzi. Mai e poi quasi mai si sognerebbe di raccontare ad un andrologo o ad un sessuologo le difficoltà che vive tra le lenzuola, ci vuole molto coraggio e molta umiltà per ammetterle. Occorre tanta voglia di far felice la propria compagna, tanto desiderio di ricominciare, per non cadere in una delle eventualità di cui sopra.Ma questo è un altro importante argomento che nulla o poco c’entra con il tema di oggi!

Credo valga la pena di commentare, per confrontarci tra di noi, non è detto che ciò che scrivo possa essere di vostro interesse e che ne condividiate il contenuto. Anzi! Come sempre e prima di tutto, mi gratifica conoscere il vostro pensiero, soprattutto se questo è diverso dal mio. Un abbraccio, Faby.