Anche oggi, come di consueto da un po' di tempo a questa parte, il post è in collaborazione con la mia amica Patty del blog LA is My Dream.
E quindi, mettetevi comodi e cominciamo!
- La verità di Amelia di Kimberly McCreight
«Non è da lei». Mentre si fa largo tra i passanti, Kate Baron ripensa incredula alla telefonata che l’ha costretta a lasciare una riunione decisiva per la sua carriera: dopo essere stata scoperta a copiare, sua figlia Amelia è stata sospesa con effetto immediato dal preside della Grace Hall, uno degli istituti privati più esclusivi di New York. «Non è da lei», continua a ripetersi Kate, finché non si trova davanti a una scena sconvolgente. L’ingresso della scuola è bloccato da un cordone di agenti di polizia, vigili del fuoco e paramedici. E la causa è proprio sua figlia. Per la vergogna, Amelia si è suicidata, lanciandosi dal tetto dell’edificio. Col suo mondo ormai in pezzi, Kate si chiude in un bozzolo di dolore e sensi di colpa, ma alcuni giorni dopo la tragedia riceve un inquietante SMS anonimo: «Amelia non si è buttata».
Cosa significa? Possibile che la verità sia diversa da quella sostenuta dalle autorità scolastiche? Possibile che ci sia un’altra verità? Kate deve saperlo. Deve raccogliere le forze e scandagliare la vita della figlia, una vita segnata da ombre e segreti di cui lei neppure sospettava l’esistenza. E, a poco a poco, una domanda inizia a tormentarla. Chi era veramente Amelia? Solo trovando la risposta, Kate potrà rendere giustizia alla figlia. Solo così riuscirà a porterà alla luce la verità di Amelia.
Questo libro mi ha attratta subito dalla copertina (se avete letto il TAG sui libri non dovreste meravigliarvene) e mi ha conquistata con la trama. Non sono una grande appassionata di thriller, ma questo non lo è nel senso stretto della parola. La narrazione si sviluppa alternando il punto di vista di Kate, risoluta a scoprire la verità sulla morte della figlia, e quello di Amelia stessa, che racconta la sua vita con la semplice complessità di un'adolescente. Tale intreccio è appassionante, coinvolgente e ci trasporta in una realtà fatta di segreti e sentimenti forti come l'amore, l'odio, la discriminazione, portati all'esasperazione come solo gli adolescenti sanno fare. Il libro apre una piccola finestra sul mondo delle confraternite, allo stesso tempo terribile e affascinante, con le sue iniziazioni, riti, sfide. Una delle cose più belle del romanzo sono i personaggi, complessi, tormentati, mai scontati, sui quali a turno si posa il sospetto del lettore.
E poi c'è Amelia, alla quale ho voluto bene da subito, che avrei voluto abbracciare il più delle volte, con le sue insicurezze, le sue paure ed i grandi turbamenti, che deve affrontare da sola, a volte per scelta altre volte per imposizione.
Un libro che mi è piaciuto tantissimo e che avrebbe meritato le cinque stelline, non fosse stato per un finale troppo poco cattivo.
VOTO: 4/5
- Adulterio di Paolo Coelho
Trama (da Amazon):
Linda ha 31 anni e, agli occhi di tutti, la sua vita è perfetta: vive in Svizzera, uno dei paesi più sicuri del mondo, ha un matrimonio solido e stabile, un marito molto affettuoso, figli dolci e educati, e un lavoro da giornalista di cui non si può lamentare. Ma d’un tratto inizia a mettere in dubbio questa sua quotidianità, la prevedibilità dei suoi giorni. Non riesce più a sopportare lo sforzo che le richiede fingere di essere felice.
Tutto questo cambia quando incontra per caso un suo innamorato degli anni dell’adolescenza: Jacob. È diventato un politico di successo e, durante un’intervista, finisce per risvegliare un sentimento che la donna non provava da ormai troppo tempo: la passione.
Ora Linda sarà disposta a tutto per conquistare quell’amore impossibile, e dovrà esplorare fino in fondo tutte le emozioni umane per poter poi trovare la redenzione.
“È meglio non vivere piuttosto che non amare.”
Questo libro, per fortuna breve, è stato un grande, grandissimo MEH!!! O probabilmente meglio un WTF?!
Coelho è uno dei miei autori preferiti, di cui ho amato la maggior parte dei libri che ho letto.
Di Adulterio ho letto solo critiche molto negative, e questo mi ha spinto ancora di più a leggerlo, vista la curiosità di capire il perché di un riscontro così disastroso con il pubblico.
Andiamo con ordine... Linda ha 31 anni ma è come se ne avesse, non lo so, 60? Agli occhi di tutti la sua vita è perfetta, se non teniamo conto del fatto che la sua vita è davvero perfetta. E' sposata da dieci anni ma sembra una casalinga depressa e annoiata sposata da quaranta. Parla del suo matrimonio come di una fievole fiamma che si sta spegnendo ed è come se fosse la cosa più normale del mondo. Come se lei ed il marito fossero due pensionati che hanno ormai perso il palpito della passione (A TRENT'ANNI?!).
Linda è odiosa, mi è stata antipatica dalla seconda riga in poi, per tutto il libro. Non ho mai provato nulla di più del disappunto nei suoi confronti, fino alla fine.
Il romanzo è infarcito di stereotipi irritanti sulla Svizzera e sugli elvetici (che spero siano stati messi per ironia e non per convinzione, perché se in Svizzera ci fossero anche solo una decina di persone che la pensano come Linda, penso sarebbe il posto più brutto del mondo!).
Ma veniamo al fulcro di Adulterio: il tradimento. Il tradimento è un argomento che mi indispettisce parecchio. E' un'azione meschina che non concepisco, a maggior ragione se compiuta senza il benché minimo perché come in questo caso. Attrazione folle? NO. Amore? NO. Un marito disattento? NO. Non che queste siano giustificazioni lecite.
Un puro e semplice capriccio, che poi diventa una questione di orgoglio e una sfida, che porta la protagonista a compiere azioni riprovevoli e illegali.
Non c'è nulla della scrittura evocativa di Coelho, se non in un breve passaggio di tre o quattro pagine verso la fine del romanzo, fine che vorrebbe essere esemplare, ma che secondo me è solo sconclusionata.
VOTO: 3/5 (credo di essere stata generosa.)
- Losing Hope di Colleen Hoover (titolo italiano "Le sintonie dell'amore")
TRAMA (da Amazon):
Ci sono ricordi che è pericoloso portare alla luce, cicatrici che è doloroso riaprire: ma per Holder e Sky, due ragazzi difficili con un tragico segreto alle spalle, è fondamentale affrontare quello che è stato per poter vivere quello che sarà.
Holder vive perseguitato dal proprio passato, schiacciato dal senso di colpa per il suicidio di sua sorella Leslie. E poi c’è il ricordo di Hope e di quel maledetto giorno in cui ha lasciato che la sua vicina di casa di quando era bambino salisse su quella macchina e sparisse per sempre dalla sua vita. Il rimorso che incupisce la sua esistenza lo costringe a continuare a cercarla, fino a quando in un supermercato incontra Sky, che ha gli stessi occhi della sua amica di un tempo, e pensa di averla ritrovata.
La vicenda di Le coincidenze dell’amore raccontata dal punto di vista di lui, per rivivere una splendida storia attraverso nuove emozioni.
Questa è la seconda volta che parto prevenuta nei confronti della Hoover (QUI potete leggere il mio pensiero su Hopeless), ed è la seconda volta che lei mi trascina violentemente in un vortice di sensazioni che mi lasciano, alla fine del libro, sconvolta.
Losing Hope, mortificato nel titolo dalla traduzione italiana, è il punto di vista di Holder, di cui già mi ero innamorata nel primo libro. Di solito non amo rileggere la stessa storia, anche se narrata da un protagonista diverso. Lo trovo ripetitivo e a tratti noioso.
In questo caso, non è stato nulla di tutto questo.
Se avete letto Hopeless, ed eravate rimaste affascinate da questo ragazzo, entrare nella sua mente, conoscere i suoi pensieri, i suoi sentimenti, la sua sofferenza ve lo farà amare ancora di più. La storia si arricchisce di molti dettagli, intuibili ma solo accennati nel primo libro.
Una delle cose che ho apprezzato della Hoover è che non si sofferma troppo sull'aspetto esteriore dei suoi personaggi, se non per dare delle linee guida al lettore (colore degli occhi, dei capelli).
Sky e Holder si piacciono, ma nessuno dei due sta lì ad elencare ogni singolo aspetto strabiliante del corpo dell'altro. Non ci sono occhi profondi come cieli d'estate, labbra peccaminose, pettorali guizzanti, seni esplosivi, gambe chilometriche e quant'altro.
Per Holder, Sky è bellissima. Sono bellissimi i suoi occhi grandi ed i capelli castani. Sky è perfetta proprio perché è così imperfetta, così testarda, ironica, sarcastica, con quel suo perdersi a tratti affascinante e a tratti inquietante.
Di Holder ho amato l'amore per la sorella Les, così appassionato e a tratti eccessivo, un amore che racchiude la paura della perdita che ha già sperimentato da piccolo, con Hope.
Non mancano i passaggi che mi hanno fatta emozionare nel primo libro, come il primo non bacio più bello forse che abbia mai letto.
Non ho dato l'ultima stellina, solo perché Hopeless mi è piaciuto di più.VOTO: 4/5- Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini