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Le medaglie non prese

Da Loredana V. @lorysmart

Se si vogliono raggiungere risultati, lo sport è dedizione, lo sport è sacrificio, lo sport è allenamento costante. Se posso capire Federica Pellegrini, tentata dal gossip e dal presenzialismo costante nelle cronache mondane e che ha deciso di prendersi un anno sabbatico per godersi la vita come tutte le ragazze della sua età (ma tornerà poi quella di prima?), non posso nascondere la mia delusione per la positività al doping di Alex Schwazer, dall’aspetto pulito e dall’immagine di bravo ragazzo.

Le medaglie non prese

Anche il desiderio di una nuova medaglia non giustifica assolutamente quanto ha fatto. Doparsi significa barare, non con gli altri, ma soprattutto con se stessi. Alle Olimpiadi ci si gioca tutto in una sola gara, non si sa se tra quattro anni si avranno le medesime possibilità e capacità , ma questo non è il modo giusto di cercare la vittoria. Ho sofferto per la mia concittadina, Tania Cagnotto, già scippata in Cina della medaglia (ma là c’entrarono i giudici di gara che favorirono la tuffatrice che gareggiava in casa), ma ad onta del quarto posto, la ritengo comunque una grandissima atleta. Quei venti centesimi di punteggio pesano tanto, ma lei può comunque andare orgogliosa di se stessa, ha dato tutto e non ha barato.

Le medaglie non prese

E questo in una disciplina che non “rende” in termini economici, come, ad esempio, calcio, tennis, basket… Quella gara l’aspetti per anni, quattro lunghissimi anni per poi veder vanificati tutti i sacrifici… Si perde, però a testa alta, consci di aver dato veramente tutto quello che si poteva dare, e soprattutto con la coscienza pulita.



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