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Ognuno di noi ha delle manie, delle fissazioni al limite della paranoia, tic e comportamenti che ci contraddistinguono, nel bene e nel male. Io ho pensato di raccontarvi le mie follie da lettrice, per condividere con voi i miei problemi :-)Per amor di sintesi ne ho scelte 5. Cinque cose che mi rendono un po' matta ma che proprio non riesco a controllare. Sono sicura, però, di essere in buona compagnia.
La mia mania più marcata è sicuramente quella per l'integrità fisica dei libri. Come ho già più volte avuto modo di spiegare, io amo il libro anche come oggetto. Mi piace guardarlo, toccarlo, sfogliarlo, insomma viverlo. Lo faccio, però, con grande rispetto e attenzione: non tollero le orecchie alle pagine (le trovo sacrileghe), non sottolineo mai e poi mai le pagine di un libro, eccezion fatta per quelli di studio, se mi imbatto in una frase o periodo particolarmente interessante utilizzo i post-it, quelli piccoli e sottili. Cerco di non aprire mai troppo un volume, per non rovinarne la rilegatura, e quando metto un libro in borsa lo faccio come se stessi maneggiando una reliquia antica. Ma la mia mania parte sin dall'acquisto: in libreria infatti cerco sempre l'ultimo libro della pila, quello meno impolverato e che ha più probabilità di essere intonso, e prima di arrivare alla cassa controllo che non ci siano pagine strappate e che la copertina sia in buone, anzi ottime condizioni. Sono pazza, lo so. A casa tratto i miei tesori come se fossero degli oggetti preziosi, li spolvero con regolarità, faccio in modo che mensole e librerie non ricevano la luce diretta del sole (deleteria per i libri), insomma li coccolo come se fossi una bibliotecaria.
I segnalibri. Ebbene sì, anche questi sono diventati una piccola mania. Per moltissimi anni ho utilizzato sempre lo stesso, a cui sono tutt'ora legata. Mi è stato regalato vent'anni fa insieme al libro che mi ha iniziata (nel vero senso della parola) alla lettura: avevo nove anni e ad oggi credo sia il più bel regalo che abbia ricevuto. Da quasi cinque anni però, quel bellissimo segnalibro giace a pagina 101 de I racconti di Canterbury in attesa che mi decida a finirlo (Chaucer non sembra esercitare un gran fascino su di me). Così in questi anni ho acquistato diversi segnalibri, alcuni con citazioni altri con semplici disegni, che mi hanno letteralmente rapita, tanto da diventare una piccola mania, complice la Legami azienda produttrice di articoli da cartoleria meravigliosi (maledetta tentatrice).
Non presto libri. O meglio, seleziono accuratamente i destinatari. Lo faccio per un motivo molto semplice: preferisco scegliere persone di cui mi fido, che so già in partenza mi restituiranno i libri in tempi relativamente ragionevoli e in ottime condizioni, piuttosto che dovermi ritrovare a rincorrere le persone (mi è capitato di dover aspettare anni per rivedere Il nome della rosa). Mia zia, ad esempio, ha libero accesso a tutti i miei libri, perché so che li tratterà anche meglio di me.
Quando leggo ho bisogno di silenzio. Ammetto di avere qualche difficoltà a leggere immersa nella confusione, non sempre riesco ad estraniarmi del tutto, per questo prediligo luoghi tranquilli e silenziosi. Ovviamente ci sono le eccezioni, che spesso dipendono anche dal tipo di romanzo che sto leggendo (un chick lit si legge ovunque, la letteratura russa no). Leggo in fila alla posta, dal medico, in treno (se i miei vicini non sono troppo rumorosi), praticamente ovunque, ma continuo a preferire la quiete di casa mia, dove peraltro l'unico momento di calma vera è appunto quello in cui sto leggendo, altrimenti lo stereo e perennemente acceso.
Ultima, ma forse più importante mania, la catalogazione. E qui rischio veramente che chiamiate la neuro. Ogni volta che un nuovo libro arriva in casa, prima di riporlo a scaffale lo registro su un foglio elettronico creato ad hoc. I libri sono suddivisi per genere, all'interno di ogni genere sono in ordine alfabetico di autore e, ovviamente, in ordine cronologico. Le tre librerie di casa sono state riempite seguendo questo file excell. Mi rendo conto di rasentare la follia, ma è un modo per tenere traccia dei libri che possiedo e per cercare di tenere sotto controllo le mie crisi di acquisto compulsivo (cosa che peraltro non mi riesce granché bene). O forse è pura e semplice deformazione professionale.
Ecco, queste sono le mie piccole grandi manie da lettrice. Non allarmatevi, non sono così pazza come sembra, sono solo un po' eccentrica, ma non mordo :-)
E voi? Avete qualche mania? Non mancate di rendermi partecipe delle vostre pazzie da lettori.
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