Carissimi, dopo varie vicissitudini ecco l’ultimo e più aggiornato elenco delle presentazioni di dicembre per Tutta colpa di Miguel Bosé e, a grande richiesta, per Angeli da un’ala soltanto. Giro ridotto per via del mancato sostegno dell’editore al nuovo piccolo tour.
Le date che ho potuto confermare sono:
Roma: Tutta colpa di Miguel Bosé. Mercoledì 15 dicembre, ore 18.00, libreria Mel Bookstore di via Nazionale 254. Presentano l’autrice e attrice Francesca Fornario e la giornalista Egizia Mondini
Milano: Angeli da un’ala soltanto e Tutta colpa di Miguel Bosé, in una presentazione su “cosa significa essere scrittore”. Giovedì 16 dicembre, ore 14.30, presso la International School of Milan, presenta Lorenzo Vantaggiato (presentazione aperta solo agli studenti della scuola).
Brescia: Tutta colpa di Miguel Bosé. Venerdì 17 dicembre, ore 18.00, presso il Bookstop, via Leonardo da Vinci 5, la sede Arcigay Orlando, via Paitone 42, presenta Andrea Zucchini, responsabile Cultura per Arcigay Brescia.
Firenze: Tutta colpa di Miguel Bosé. Martedì 21 dicembre, ore 18.30, presso la sede dell’associazione IREOS in via de’ serragli 3 (Ponte alla Carraia), presenta Mirco Zanaboni, presidente IREOS.
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Son appena tornato dal Seminario Tondelli a Correggio, dove sono andato come tutte le metà dicembre degli ultimi 3-4 anni. Il seminario festeggiava i 30 anni dell’uscita di Altri libertini, con l’intervento di Aldo Tagliaferri, Massimo D’Alema e Antonella Lattanzi, simpatica scrittrice del giro Einaudi. D’Alema era stato invitato in virtù della sua celebre intuizione su Altri libertini come libro politico, quando era responsabile della FGCI nel 1980; fu sostanzialmente l’unico “critico” marxista che non accusò Tondelli di disimpegno, in quell’anno. Mi sono particolarmente divertito quest’anno, e ho l’impressione che anche il mio contributo, letto sabato mattina, sia stato accolto bene da tutti. In particolare, molto gustosa l’assai amichevole e franca discussione con il critico gesuita Antonio Spadaro sulle nostre opposte interpretazioni riguardo al corpus tondelliano. Devo dire che in Antonio ho scoperto una persona assai gradevole e affabile, non era affatto scontato, conoscendo un pochino l’ambiente dei critici letterari.