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Le mie ultime letture

Creato il 25 aprile 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Le mie ultime letture

Pubblicato da Alessandra Zengo Cari lettori, 
ritorno a scrivere sulle pagine di Diario per una breve incursione, prima di partire per altri lidi e salutarvi per qualche giorno (i post ci saranno comunque anche in mia assenza, don't worry!). Negli ultimi mesi ho letto un po' di libri. Pochi, ma buoni. Quasi. Non ho letto molto a causa di vari impegni lavorati/privati/letterari etc e anche perché sto passando un brutto periodo da lettrice: inizio a leggere tantissimi libri, che poi sistematicamente non riesco a portare a termine. Troppi titoli in libreria in tempi brevissimi. Non riesco a seguire nemmeno un singolo genere letterario (sebbene io sia una lettrice onnivora), figuriamoci gran parte della produzione italiana che molte volte risulta scadente. Consiglio spassionato per gli editori? Meno titoli e più qualità. Solo così il lettore avrà il tempo di scegliere e leggere i libri (che verranno curati e seguiti maggiormente) che più gli interessano senza essere per questo sovraccaricato di uscite mensili (che ovviamente non si può permettere!). Ho la scrivania (e la libreria, dove ne nascondo alcuni per diminuire il numero di testi visibili) intasata di libri, e ogni volta che guardo le mie pile di libri da leggere mi sovviene un leggero malore al pensiero di doverli leggere e (si presume) recensire tutti. Impossibile anche per una supereroina come me! *ride* 


Le mie ultime letture

Gli ultimi libri che mi sono stati regalati

Anyway, i libri che ho letto sono The Woman in Black, Multiversum, Cinder e La Stirpe (di cui potrete leggere la mia opinione nel post del GDL). E aggiungeteci anche la novella Anna, soror di Marguerite Yourcenar, contenuta nella raccolta di tre racconti intitolata Come l'acqua che scorre (Einaudi). Un racconto profondo e intenso che narra, sullo sfondo della Napoli seicentesca, con delicatezza e sensibilità l'amore e la passione carnale (combattuta) tra due fratelli. La scrittura elegante della Yourcenar, autrice anche del bellissimo Memorie di Adriano, ci trasporta in un vortice di sentimenti inespressi, in una dimensione intimistica che ci regala emozioni autentiche, un amore impossibile e sofferto, un amore osteggiato dagli stessi amanti che comprendono che non potranno mai conoscere il lieto fine. Caldamente consigliato. 
Un'Anna ventenne bruciava e viveva, anche lei immutata, dentro quel corpo di donna consumata e invecchiata. Il tempo aveva abbattuto le sue barriere e rotto le sue inferriate. Cinque giorni e cinque notti di un felicità violenta riempivano della loro eco e del loro riflesso, tutti i recessi dell'eternità.
Altra piacevolissima lettura è stata The Woman in Black (Polillo Editore), una ghost story britannica famosissima che ha ispirato anche il film omonimo con Daniel Radcliffe. Colpisce la perfetta padronanza linguistica dell'autrice – dallo stile tipico della letteratura del novecento – che conduce il lettore per mano nella psiche tormentata di Arthur Kipps, un avvocato che durante il suo soggiorno a Eel Marsh House, per raccogliere le ultime volontà della sua strana proprietaria Alice Drablow, verrà a contatto con il soprannaturale, svelando la presenza di oscure e minacciose presenze. In particolare, squarciato il velo che ottunde le percezioni umane, il giovane avvocato riuscirà a scorgere il fantasma irrequieto di una misteriosa donna in nero, che anela alla vendetta, forse. Una storia che fluisce velocemente, le cui spire avvolgono il lettore in un crescendo di terrore, inquietudine e paura. Il paesaggio e le descrizioni sono impeccabili e l'approfondimento psicologico del protagonista è tratteggiato magnificamente da una penna sensibile ad ogni cambiamento d'umore, ad ogni mutamento dei moti dell'animo di Kipps e che ritrae perfettamente la caduta del protagonista verso l'ignoto  e l'inesplicabile sensazione di ansia e terrore che ne deriva. 
Consigliato, invece, per le giornate di sole che dovrebbero arrivate a breve (speriamo!) Cinder (Mondadori), della giovane Marissa Meyer, primo libro delle Cronache Lunari. Questo romanzo si propone come una nuova rivisitazione – dato che siamo nel periodo dei retelling , in chiave fantascientifica YA, della celebre favola di Cenerentola. Esperimento assolutamente riuscito: Cinder è un romanzo scorrevole, appassionante e ben scritto. La protagonista, come d'altronde tutto il libro, è deliziosa e il lettore non faticherà affatto a trovarla simpatica e ad affezionarsi a lei. L'autrice dipinge con pennellate materiche e pregnanti il mondo fantasioso da lei ideato, e nel quale innesta la sua personale visione di Cenerentola, che si discosta dalla tradizione fiabesca – e non solo per l'ambientazione. Una favola che cattura il lettore per un paio d'ore di relax. L'unica nota stonata è il finale aperto e non conclusivo – cosa davvero frustrante per il lettore. Vi ritroverete ad aspettare con ansia l'uscita del secondo libro, che sicuramente si farà attendere ancora per un po'. 
Quelli come te sanno almeno cosa sia l'amore? Puoi sentire qualcosa o è solo tutto... programmato?

Le mie ultime letture

Lo stato caotico della mia piccola scrivania di sottomarca

Altra storia per Multiversum (Mondadori), l'urban fantasy d'esordio di Leonardo Patrignani. Il romanzo si basa su ottime premesse iniziali  come l'esistenza, appunto, del Multiverso –, non ancora ampiamente sfruttate nel mercato YA fantasy, che però vengono presto disattese. Già a pagina 35 ho dovuto chiudere la bozza del libro, dopo aver letto un dialogo banalissimo, ai limiti del ridicolo. Il romanzo barcolla e a fatica arriva alla conclusione, complice l'utilizzo scarso della lingua – lo stile è piatto e l'autore non sfoggia nessuna identità stilistica di rilievo  personaggi poco approfonditi, che risultano solamente delle macchiette – e un intreccio che non conquista l'attenzione del lettore, tranne in alcuni punti significativi come la descrizione dell'universo alternativo devastato dalla guerra e il momento commuovente dedicato a Marco, amico di Alex, nel finale. Multiversum è, in definitiva, un romanzo deludente e noioso, che non dona alcun apporto significato al panorama del fantastico italiano. Non consigliato. 
Per terminare questo mio post d'addio, vi parlo di una lettura che sto portando avanti in questi giorni e che conto di finire presto. Sto parlando di Un segreto non è per sempre (Longanesi) della simpatica Alessia Gazzola, che abbiamo già potuto apprezzare per il suo esordio thriller/rosa L'allieva. Ritroviamo la tanto amata Alice Allevi, specializzanda di Medicina Legale, il bellissimo Claudio, a tratti insopportabile come sempre, il viaggiatore Arthur e tutti gli altri protagonisti, ancora una volta invischiati in un altro caso difficile, che coinvolge la morte di un famosissimo scrittore. Alessia Gazzola riesce a narrare con estremo realismo i moti sincopati dell'animo umano. In modo semplice, senza fronzoli o orpelli inutili, racconta gli accadimenti di esistenze che si intrecciano, ed è impossibile non entrare subito in empatia con dei protagonisti che bucano il foglio per entrare direttamente nel cuore dei lettori, senza bussare o chiedere il permesso. Una voce femminile della narrativa italiana che si riconferma un talento emergente nel creare storie vicine al quotidiano dove l'ironia di Alice si unisce ad un intreccio giallo che conquista. 
“Esiste un passato, tra me e Claudio, fatto di quella speciale nostalgia che si prova quando qualcosa non è mai successo. Quel tipo di alchimia con un grosso potenziale ma con un’applicabilità concreta prossima allo zero.”
E con questa ultima segnalazione, di cui consiglio caldamente la lettura, vi auguro buone letture. E, mi raccomando, non sentite troppo la mia mancanza in questi giorni! *ride*.

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